Roma, 05/12/2024
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La soluzione per trasporti marittimi sostenibili: rallentare le navi

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Sembra incredibile, ma una società ha messo a punto un sistema integrato per rendere più sostenibili i trasporti marittimi, in particolare delle navi cargo. Questo sistema mira semplicemente a rallentare la loro velocità, rivoluzionando pratiche nautiche consolidate da tempo immemore

Si parla tanto della necessità di rendere più sostenibili i trasporti terrestri, in subordine quegli aerei, ma spesso si sottovaluta l’impatto della nautica pesante. In particolari, le navi cargo che trasportano merci, oltre a quelle da crociera e natanti di grandi dimensioni e che coprono lunghe tratte richiedono grandi quantità di energia e carburante. Con un grande dispendio di fonti fossili e emissioni notevoli.

In sede Europea nella precedente legislatura si era raggiunto un accordo per una riduzione graduale delle stesse emissioni generate nel settore marittimo entro il 2050, giacché esso è responsabile di circa il 3% di del carbonio rilasciato in atmosfera a livello globale. Ma prima di allora compagnie e aziende studiano possibilità alternative. Ad esempio sfruttando l’idrogeno, oppure l’ammoniaca al posto dei carburanti di origine fossile. O progetti che contemplano soluzioni ibride.

L’idea di Blue Vixby Solution per i trasporti marittimi: navi più lente per maggiore sostenibilità

Esiste un’ulteriore strada, percorsa dal sistema di Blue Visby Solution. Rispetto alle altre soluzioni studiate, in questo caso non c’è bisogno di modificare le navi o introdurre tecnologie propulsive alternative. E neppure sostituire i carburanti.

Basta semplicemente riconsiderare il modo di condurre via mare le navi. Allo stato attuale, nei trasporti marittimi commerciali e dei cargo si adotta il metodo Sail Fast, Then Wait. Sostanzialmente, le navi raggiungono il porto d’arrivo più velocemente possibile, e lì si fermano (anche per giorni) in attesa dell’attracco. Questo perché nei principali porti commerciali arrivano parecchie navi, formandosi così delle specie di code prima di attraccare. Nell’attesa, le imbarcazioni consumano carburante, con emissioni che si potrebbero evitare. Secondo stime riportate da Thetius.com, le navi passano più dell’8% del loro tempo di viaggio in questa sorta di limbo portuale.

Blue Vixby propone invece un cambio di paradigma, sintetizzabile in questo modo: rallentare le navi. Andando più lente, esse incontreranno una minore resistenza idrodinamica. E quindi consumeranno e inquineranno di meno.

I sorprendenti risultati dei test con il metodo Blue VIxby

Ma rallentando i ritmi, non si rischiano i ritardi? Secondo il modello di Blue Vixby non ci sono conseguenze sulla velocità di consegna. Anzi, le tempistiche restano invariate. Stando ad uno studio condotto da un membro del consorzio Blue Vixby NAPA, riportato da Ship Nerd News, e che riguardava 150.000 viaggi compiuti nel 2019 da 13.000 navi cargo, con la riduzione di appena un nodo nell’87% di queste tratte verrebbero ridotte le emissioni del 16%. Il tutto, rispettando i tempi di viaggio.

Ma non ci sono solo studi. Il metodo di Blue Vixby nella sua interezza (come riporta The New Atlas) è stato applicato su due portarinfuse (navi cargo che trasportano merci non inseribili in container, quali materie prime come minerali o granaglie), ovvero la M/V Gerdt Oldendorff e la M/V Begonia. Le navi nel tragitto verso l’Australia hanno registrato rispettivamente una riduzione delle emissioni del 28,2% e del 12,9% rispetto alla metodica SFTW. Una media quindi del 17,3% in meno della CO2 prodotta sfruttando l’armamentario di Blue Vixby, dai sistemi tecnici alle pratiche operative e i software. Vengono utilizzati in particolare degli algoritmi che calcolano la velocità di crociera specifica per la nave, tenendo conto del meteo, del traffico marino e dell’affollamento o meno nel porto.

Superare l’approccio consolidato nel tempo Sail Fast, Then Wait

Blue Vixby non ha pensato solo all’aspetto operativo, ma anche a quello che potremmo definire culturale. L’approccio SFTW è un modus operandi radicato nella nautica e nella logistica marittima, ed è frutto di accordi e compromessi da parte di tutti gli attori in campo, dagli armatori agli operatori portuali e commerciali.

Per superare queste resistenze Blue Vixby ha ideato una “architettura contrattuale costruita attorno a un meccanismo multilaterale di condivisione dei benefici”, come spiega The New Atlas. In questo modo ci può essere una condivisione sia dei costi che dei benefici tra armatori e chi gestisce le operazioni a terra. Inoltre si riducono i tempi di attesa ai porti, mentre velocità ridotte rappresentano un vantaggio per l’ecosistema marino.

Verso l’implementazione commerciale

Come hanno spiegato in un comunicato stampa Haris Zografakis e Pekka Pakkanen, coordinatori di Blue Vixby, “la decarbonizzazione è irraggiungibile senza efficienza energetica. E l’efficienza energetica è impossibile se le navi continuano a navigare veloci e poi restare ferme ad aspettare“. E dalla società affermano inoltre che sono sulla buona strada per l’implementazione commerciale quest’anno mentre continueranno i test del sistema.

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