Roma, 05/12/2024
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Industria automobilistica: ok veicoli elettrici, ma manca attenzione al cliente

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A fronte dei molti passi avanti registrati mondo della mobilità elettrica, si dovranno superare i colli di bottiglia e accelerare sui percorsi di ricerca e sviluppo, ma sempre mettendo al centro dell’industria automobilistica una rinnovata attenzione al cliente consumatore.

L’industria automobilistica mondiale punta sull’elettrico, ma resta indietro sulla trasformazione digitale e i servizi per il cliente. Questo il quadro che emerge da un rapporto di Trends in Automotive di Salesforce Industries. Lo studio ha coinvolto 500 dipendenti tra aziende di produzione e di vendita al dettaglio di prodotti del settore.

Acquisti online? Il settore automotive è rimasto indietro

In un mondo in cui ormai tutto viene venduto online, il settore automobilistico non è stato al passo. Il 73% delle imprese pensa di essere all’avanguardia ed esprimere punte elevate di innovazione e trasparenza, eppure i dati dimostrano il contrario. Ad esempio, solo il 24% delle aziende ha dichiarato che i prezzi sul proprio sito sono gli stessi che sul conto finale presentato al cliente. Una scelta che va in pieno conflitto con una clientela che chiede – e pretende – sempre più trasparenza, soprattutto online: è infatti un desiderio concreto del 74% dei consumatori.

Ma c’è altro. Già solo visitare i siti è problematico. Meno del 20% degli intervistati, infatti, crede che il proprio sito Internet sia attraente e mobile-friendly. Altrettanti dichiarano di avere ancora problemi con l’inventario nelle vendite online. Ben più alta, invece, la percentuale di chi ha un modo ancora fin troppo “macchinoso” per personalizzare l’auto online: lo dichiara infatti il 79% delle imprese.

Insomma, quella dei clienti che vogliono comprare prodotti automobilistici online non sembra essere vita facile. E in più basti considerare che solo il 21% delle imprese ha processi di vendita veloci: dopo l’acquisto i consumatori affrontano, qundi, ulteriori difficoltà. Nel 79% dei casi ci sono addirittura problemi di accesso agli account creati al momento dell’acquisto e a volte non si riesce persino a visualizzare l’ordine effettuato.

Molto da fare anche nell’ambito del marketing

Appare deficitario, rispetto ad altri ambiti, anche il settore marketing. Le imprese automobilistiche dovranno prima o poi acquisire dati di “prima mano” sui propri clienti. Per farlo dovranno chiedendoglieli direttamente attraverso form per l’acquisto e la registrazione dell’account cliente. Si tratta di informazioni molto importanti, quando hai bisogno di identificare il tuo acquirente abituale a scopi pubblicitari, ma si tratta anche di dati che, grazie all’IA, possono essere incrociati con altri dati per valutare ulteriori propensioni all’acquisto.

Fino ad oggi, però, il 95% delle aziende ha continuato a comprare dati di terze parti, quindi dati spesso generici e il più delle volte acquisiti con metodi che ora non sono più permessi dalle normative di protezione dei dati e della privacy. Il contraltare è che soltanto il 46% delle imprese automobilistiche ha dichiarato di avere già acquisito informazioni sui propri clienti per venire incontro a questo problema.

In sostanza, l’attività pubblicitaria personalizzata per ciascun cliente è anche per questo molto limitata. Tant’è che, a fronte di un 73% di clienti che si aspettano di ricevere proposte commerciali personalizzate – quindi col proprio nome e sulla base delle proprie abitudini d’acquisto – tra le imprese solo il 22% e il 26% riesce a farlo via email o SMS. Eppure queste proposte commerciali sarebbero estremamente utili per la crescita delle vendite. Nel frattempo circa il 50% delle aziende intervistate sta investendo nell’uso dei dati provenienti dai veicoli connessi a Internet. Tracciando questi, infatti, ritengono di poter capire meglio i bisogni dei propri clienti che possiedono auto ricche di dispositiv di raccolta dati.

Veicoli elettrici, opportunità di crescita non senza difficoltà

Sempre più interesse per gli investimenti nei veicoli elettrici, invece. Anche se ancora i prezzi di questi veicoli non sono convenienti per il cliente medio, le nuove norme di autorita regolatorie e governi europei e nordamericani stanno spingendo le compagnie ad investire sull’elettrico e gli acquirenti a far uso degli incentivi.

Per venire incontro agli ingenti costi per lo sviluppo di queste automobili, il 68% dei produttori e il 62% dei rivenditori stanno investendo molto sull’Internet of Things. Sostanzialmente, sui software che collegano ad internet gli oggetti come – appunto – le auto. Così sulle macchine si possono trovare sempre più computer di bordo programmati e confezionati da multinazionali come Apple, Google, Samsung, Amazon, Sony e molte altre.

A fronte dei molti passi avanti registrati mondo della mobilità elettrica, si dovranno superare i colli di bottiglia e accelerare sui percorsi di ricerca e sviluppo, ma sempre mettendo al centro una rinnovata attenzione al consumatore.

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