Roma, 19/04/2024
Roma, 19/04/2024

Micromobilità urbana sicura e sostenibile. Intervista a Massimo Dringoli (Comune di Pisa)

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I progetti di ciclovie dell’amministrazione locale rispondono al bisogno di infrastrutture sostenibili e sono appositamente pensati per consentire gli spostamenti di studenti e ricercatori in città. L’Assessore Massimo Dringoli ci spiega i progetti di mobilità urbana della città di Pisa

Conosciuta per il suo polo di ricerca, la Scuola Normale e la torre pendente, Pisa è senza dubbio una delle città più particolari in cui andare a vivere. È abitata in modo stabile da circa 100.000 persone, alle quali poi si aggiungono 50.000 studenti. “È uno dei rapporti residenti/studenti più alti di tutto il Paese”, ci spiega l’Assessore Massimo Dringoli, che per il Comune di Pisa si occupa di urbanistica e mobilità sostenibile. Ed è pensando a loro che l’amministrazione sta progettando una rete di ciclovie che cambierà per sempre il modo di spostarsi in bicicletta tra le strade di una delle città più amate d’Italia.

Pensare gli spazi per chi li percorre

L’assessore Dringoli sul progetto della ciclopista del trammino (gonews.it)

I progetti per il trasporto su due ruote che stanno sempre più prendendo forma anche grazie ai fondi PNRR – dalla ciclovia del CNR a quella tra il centro e lo splendido Parco di San Rossore – sono dedicati non solo ai residenti, ma più in generale a chi abita anche se solo temporaneamente gli spazi cittadini. “Le piste collegherebbero dei poli molto frequentati da studenti e ricercatori – racconta DringoliQueste persone spesso usano la bicicletta, e visto che percorrono già queste strade è importante mettere in sicurezza gli itinerari”. Lo spazio urbano condiviso con automobili e mezzi pesanti, infatti, è pericoloso per i ciclisti, che sono tra i più deboli sulla strada.

La presenza massiccia di turisti in città – sempre più attratti dalle opzioni ‘green’ anche nel settore trasporti – ha poi portato alla nascita di percorsi ciclabili tra centro e mare. “Abbiamo già realizzato una ciclovia che unisce la città al litorale di Marina di Pisa: è lunga 13 km e potrebbe essere ulteriormente ampliata”, continua l’assessore. “La pista del CNR di cui si parla oggi sarà sulla strada che già ora proviene dalla stazione e, poi, collega al litorale”. D’altra parte, già oggi Pisa si classifica tra le città con più ciclovie per abitante: secondo il rapporto di Legambiente Ecosistema Urbano 2022, a ciascun residente corrispondono quasi 19 metri.

Una città sempre più a due ruote

L’amministrazione ha la percezione che le bici siano parecchio usate in città e che stiano avendo successo anche le e-bike in condivisione, introdotte nel 2020. A questa flotta si unisce quella di 600 monopattini gestita da due imprese internazionali. “Per affrontare le problematiche di sicurezza e decoro urbano – tra le ragioni del no agli e-scooter nel referendum di Parigi non è permesso a chi utilizza i monopattini ‘free floating’ di entrare in determinate zone, come ad esempio piazza del Duomo, dove c’è sempre molto traffico di persone e sarebbe pericoloso, né di parcheggiare in queste aree”.

A breve verrà concluso, proprio per semplificare gli spostamenti su due ruote in tutta la città anche dove c’è il fiume Arno, un ponte ciclopedonale tra Riglione e il polo ospedaliero di Cisanello: l’opera sarà lunga 662 metri e alta 27. “Questi progetti sono parte di una pianificazione urbana che vuole collegare la città da Nord a Sud e da Est a Ovest”.

Non solo bici: in attesa della tramvia

“Il nostro progetto più in grande, in realtà, è quello della tramvia”: conclude l’ingegner Dringoli parlando dell’importanza della mobilità sostenibile in città. Si tratterebbe di un percorso su rotaia da realizzare inizialmente dalla stazione centrale all’ospedale di Cisanello per una lunghezza di 4,4 km, ma da allungare poi per collegare il centro.

“Puntiamo molto su questo mezzo di trasporto – riflette l’Assessore – perché è uno dei più ecologicamente accettabili e sicuri e perché è un sistema che rispetta gli orari ed è più veloce rispetto a quello su gomma. Eliminerebbe buona parte dei problemi lungo le strade e rivoluzionerebbe il modo di spostarsi a Pisa”.

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