Roma, 16/05/2024
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Revolution 30, la barca elettrica progettata dall’ex dirigente Tesla

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L’ex direttore della produzione di Tesla John Vo ha progettato e lanciato una barca elettrica che inizierà ad essere consegnata ai clienti quest’anno. Le sue caratteristiche

Da Tesla al settore nautico, ma in questo caso Elon Musk non c’entra. La sua creatura infatti non si aprirà (per ora, non si sa mai in futuro) al mondo delle barche elettriche, su cui invece si è avventurato John Vo. Parliamo dell’ex capo della produzione globale della multinazionale delle BEV, ricoprendo il ruolo tra il 2011 ed il 2017. In seguito ha fondato nel 2021 la Blue Innovations Group (BIG), con l’ambizione di portare la sua esperienza nella realtà nautica, ed applicare le innovazioni nei trasporti su terra a quelli marini. In poche parole, rendere le barche elettriche una realtà.

E questo tramite un progetto già intravisto al CES di Las Vegas dello scorso anno. Parliamo del Revolution 30, un overnighter da 9,1 metri e varato lo scorso 16 dicembre nelle acque di Tampa Bay, in Florida (Stato dove ha sede la BIG, precisamente nella città di Pinellas Park).

La barca elettrica Revolution 30: motore, batterie e ricarica

La barca è dotata di due motori elettrici, ognuno da 300 kW, e potrebbe quindi sprigionare una potenza di picco pari ad 800 cv. Massima enfasi è stata data alla batteria: a differenza di come si opera tradizionalmente quando si parla di progettazione delle barche, Vo e il suo team sono partiti dall’accumulatore, definendo poi da esso il design dell’R30. Integrata nello scafo in alluminio, la batteria al litio ferro fosfato LiFePO4 ha una capacità di 221 kWh. In questo modo la barca può toccare una velocità massima di 72 km/h, con un tempo di percorrenza che va dalle 6 alle 8 ore se la velocità scende ad un intervallo tra i 24 e i 32 km/h.

L’R30 si può ricaricare con una tecnologia sviluppata da BIG, ovvero il Blue Fast Charger compatibile con molti dei caricabatterie rapidi da 350 kW a corrente continua. Con questo dispositivo è possibile arrivare ad una ricarica dell’80% in 45 minuti. Inoltre sul tetto del 9 metri è presenta una superficie con pannelli fotovoltaici, che arrivano in tutto ad un picco di 2,8 kW, e che in una settimana possono ricaricare l’R30 sino al 50%.

Le altre caratteristiche del Revolution 30

Il Revolution 30 è poi dotato di zona dinette con angolo cottura, bagno chiuso, e la possibilità di “allargare” lo spazio calpestabile a poppa, abbassando elettricamente i portelli sui tre lati e creando così lo spazio Ocean Deck. Inoltre il timone è dotato di tecnologia multimediale con schermo digitale, comprendente il quadro della strumentazione di bordo e l’infotainment. Il software è aggiornabile over-the-air.

“Bisogna trovare un modo sostenibile per i trasporti via mare”

John Vo, come abbiamo detto, ha portato la propria esperienza precedente sia in Tesla che nel progresso accademico e professionale per realizzare il progetto della R30. Con lui, un team con diverse professionalità provenienti da aziende dell’alta tecnologia di livello globale, specializzate in batterie e veicoli elettrici. Il tutto con una certa libertà di progettazione rispetto ai tradizionali metodi riguardanti la creazione di natanti.

In una intervista rilasciata lo scorso anno a BoatIndustry.it Vo ha dichiarato: “Per me la barca è molto importante, significa libertà. Ho vissuto il sogno americano, più nel senso di fortuna che di ricchezza. Ora voglio ricambiare la fortuna. Gli oceani sono il 71% del pianeta e, se tutto va bene, saremo sempre di più. È quindi necessario trovare una soluzione sostenibile per gli spostamenti in barca. Quindi questo è un modo per restituire ciò che ho ricevuto”.

Poi ha aggiunto: “Per Tesla, l’elettrico era il cuore dell’azienda, mentre per gli altri era un aspetto secondario. Oggi è lo stesso per la barca. Gli altri non hanno questo approccio perché hanno un’attività da proteggere, cosa che per noi non avviene”.

Il prezzo del Revolution 30

L’R30 sarà in vendita ad un prezzo stimato di 345.000 dollari, e per il 2024 è prevista la costruzione dalle 10 alle 15 unità. In futuro il numero dovrebbe salire, su base annuale, alle 300-500 barche. Entro il terzo trimestre di quest’anno sono previste le prime consegne per i clienti che avranno versato un anticipo di 5.000 euro.

Sempre a BoatIndustry, Vo aveva concluso riguardo la propria visione: “I costruttori di barche elettriche non stanno affrontando il problema nella giusta direzione. È necessario un progetto globale, non solo l’assemblaggio di motori altrui su una barca. Ecco perché partiamo da zero con una tecnologia propria e soluzioni senza compromessi. Vogliamo produrre una Tesla Model S, non una Nissan Leaf”.

Immagine di Copertina: Blue Innovations Group

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