Roma, 29/04/2024
Roma, 29/04/2024

Gli abbonamenti gratuiti servono davvero a incentivare il trasporto pubblico?

11messaggio in francese per pubblicizzare gli abbonamenti gratuiti ai mezzi a Montpellier

Un’altra città europea si unisce alla lunga lista di quelle che forniscono abbonamenti gratuiti ai servizi di trasporto pubblico locale. Si tratta di una delle soluzioni che le amministrazioni stanno tentando di adottare per favorire la mobilità condivisa

Anche Montpellier è entrata nella ormai ricca lista di città che offrono i propri servizi di TPL gratis. Un servizio molto apprezzato dalla popolazione e che per alcuni potrebbe incentivare l’utilizzo di autobus, tram, metro e altri mezzi pubblici.

Storia del Trasporto Pubblico Locale gratuito in Europa

Già nel 2013 la capitale estone Tallinn aveva garantito la gratuità della mobilità urbana all’interno del proprio comune. Una rivoluzione seguita soltanto nel 2020 dall’intero Stato del Lussemburgo (inclusa la capitale). Da allora le proposte di questo genere sono cresciute, e già da diversi mesi a Bari si viaggia con un abbonamento annuale a bus e mezzi pubblici a soli 20 euro.

Da dicembre anche a Montpellier non si paga nulla. O, per meglio dire, i residenti viaggiano gratis. Visitatori e turisti, infatti, dovranno pagare 1,60 euro a viaggio. È la realizzazione della promessa del sindaco della città, Michaël Delafosse, socialista eletto nel 2020. Aveva cominciato garantendo trasporti gratuiti nel weekend, per poi allargare a tutta la settimana per le fasce under 18 e over 65.

Un’iniziativa che – spiega – rappresenta un modo per rispondere all’“impegno europeo per il clima e il potere d’acquisto”. Per allargare questa iniziativa “abbiamo creato un’associazione per aiutare altri sindaci europei a fare la stessa scelta”.

Prima dell’iniziativa di rendere gratuiti i trasporti pubblici a Montpellier, solo 86mila persone avevano pagato un abbonamento per utilizzarli. Ma ora gli abbonati sono 260mila.

È davvero una soluzione sostenibile?

La città ha dichiarato che una nuova tassa sui trasporti per le aziende con più di 11 dipendenti contribuirà a finanziare l’iniziativa del trasporto gratuito. L’anno scorso i residenti in città hanno rappresentato il 90% dei 39 milioni di euro di vendite di biglietti per il trasporto pubblico.

Per quanto riguarda l’effetto sull’uso del trasporto, non ci sono dubbi: gli abbonamenti gratuiti “è ovvio che lo incentivano e da più di un punto di vista”, spiega Massimo Ciuffini, coordinatore tecnico dell’Osservatorio nazionale sharing mobility, intervistato da MobilitàFutura.eu sul tema. Il problema è “se il rapporto costi-benefici di una misura simile sia favorevole rispetto ad altre misure (come, ad esempio, aumentare la frequenza dei servizi)”, prosegue. Secondo alcuni, come ad esempio Greenpeace, i cosiddetti biglietti climatici – ovvero a costi ridotti – potrebbero essere una buona via di mezzo.

“Quello che personalmente non capisco è perché la gratuità sia concepita per chiunque e non le specifiche categorie di persone che devono essere incentivate – conclude l’esperto –. Oggi con la digitalizzazione dei pagamenti sarebbe molto semplice farlo”.

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