Roma, 07/10/2024
Roma, 07/10/2024

Si mimetizza, è stampato in 3D e va a energia solare: come funziona lo yacht PEGASUS

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L’imbarcazione futuristica è stata pensata per “essere il più vicina possibile al mare e alla natura”

Quando il designer Jozeph Forakis si è trovato su una spiaggia dell’isola di Koufonissi, in Grecia, non ha pensato a rilassarsi e basta. Proprio quei luoghi, infatti, l’hanno ispirato per progettare un superyacht unico nel suo genere, che lui stesso ha definito come un tentativo di unire la propria opera con la natura stessa, affinché fosse fatta “di nuvole che fluttuano sopra la linea di galleggiamento”.

Perché lo yacht “invisibile” è a emissioni zero

Lungo 88 metri, PEGASUS è uno yacht che vuole qualificarsi come zero emissioni, affinché sia “invisibile sia nel design che nell’impatto ambientale”, come spiega Forakis stesso. Una volta in funzione, infatti, non dovrebbe produrre CO2 e avere un’autonomia quasi illimitata grazie ai pannelli solari che si trovano su di esso. Ma non solo.

L’energia solare, infatti, è usata anche per convertire l’acqua di mare in idrogeno, che così viene immagazzinato per essere convertito in elettricità dalle celle a combustibile presenti nello yacht, che ricaricano delle batterie a ioni di litio.

Il sistema utilizzato per il concept di Pegasus (2023/Jozeph Forakis)

Insomma, vengono impiegate tecnologie avanzate sia per quanto riguarda il modo in cui il mezzo si sposta sia nella sua realizzazione materiale. Per la sua costruzione, infatti, viene utilizzata la stampa 3D robotizzata, in modo tale che l’intelaiatura integri sia lo scafo che la sovrastruttura. Questo garantisce “una struttura straordinariamente forte e leggera che può essere prodotta utilizzando meno energia, materiale, rifiuti, spazio e tempo rispetto alla costruzione convenzionale”, come racconta ancora Forakis.

A livello visivo, grazie al design e all’intelligente utilizzo di vetri e specchi, sembra quasi che lo yacht si “mimetizzi” con l’esterno, dato che riflette sia il mare che il cielo in un gioco di luci che rende l’esperienza del vederlo sicuramente interessante.

Le caratteristiche più di lusso di PEGASUS

Non mancano, però, le parti più lussuose di quello che a tutti gli effetti è uno yacht di alto livello. Nella struttura si può trovare, infatti, una piscina olimpionica in stile acquario in cui sono presenti delle finestre orizzontali che si trasformano in dei balconi aperti.

Grazie al suo design peculiare, il beach club si trasforma in un vero e proprio solarium al chiuso così da venire incontro a qualsiasi esigenza e condizione atmosferica. Invece, per quanto riguarda il degli interni di PEGASUS, al centro c’è il cosiddetto “Albero della Vita”, un vero e proprio monumento – a detta del progettista – a madre natura. Si innalza per tutti i quattro piani dello yacht, ed è accompagnato verticalmente da una scala a chiocciola.

Qui si trova anche un giardino idroponico (ovvero realizzato senza l’impiego di terriccio) in grado di fornire aria pulita e cibo fresco. Vicino anche il giardino zen, dove è possibile rilassarsi e meditare accompagnati dal ritmo sereno del mare.

L’anima italiana del superyacht ecologico

Jozeph Forakis è un designer newyorkese che però da ormai 20 anni ha deciso di venire a vivere in Italia, dove ha il proprio studio a Milano. Proprio per questo motivo lo yacht PEGASUS raccoglie alcune tra le professionalità più interessanti italiane al fianco di Forakis.

Così la Foscarini di Murano si è occupata delle luci, mentre i rendering cromatici sono di Struttura Leggera. Per i mobili, invece, nomi importanti come Paola Lenti, Cassina, B&B Italia, associati a progetti internazionali come Kettal, Expormim e Tribù.

Immagine di copertina: Pegasus

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