Roma, 20/04/2024
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VTOL: la corsa ai taxi volanti passa per i vertiporti

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I servizi di taxi volante diventeranno parte sempre più integrante della mobilità urbana. Per realizzare la terza dimensione, le aziende si muovono per creare le infrastrutture necessarie a farli circolare. La corsa ai vertiporti negli Stati Uniti, in Europa e in Italia con Dronepad Italy

La mobilità aerea urbana è destinata a cambiare la concezione che abbiamo dello spostarci in città, verso soluzioni più rapide, efficienti e sostenibili: sorvolando il traffico. In particolare, sono i veicoli a decollo ed atterraggio verticale, elettrici (eVTOL) e non, che diventeranno parte sempre più integrante della mobilità urbana. E di modelli di droni e velivoli eVTOL cominciano ad essercene sul mercato.

Quello che serve è un quadro normativo chiaro, la condivisione di standard comuni e le necessarie infrastrutture: in questo caso, si parla di un’ampia rete di vertiporti, ovvero di punti di atterraggio e decollo dislocati in punti chiave della città. Saranno questi ultimi a fare la differenza nel momento in cui tutto sarà pronto per il salto di qualità della mobilità aerea urbana, che promette spostamenti più veloci ed efficienti, oltre che meno inquinanti. In Italia, l’ENAC ha già dato il via ad un programma di sviluppo della Urban Air Mobility (UAM) nelle Regioni e nelle Città metropolitane: l’obiettivo è creare una rete di vertiporti capillare ed accessibile, che permetta a queste infrastrutture di diventare veri e propri hub economici e sociali nelle nostre città.

Stati Uniti: Chicago e New York avranno vertiporti entro il 2025

Negli Stati Uniti si sta già lavorando alla creazione delle infrastrutture necessarie a questa forma di mobilità. La stessa NASA è al lavoro per creare le condizioni di un efficiente sistema di mobilità aerea avanzata, attraverso la sua campagna AAM (Advanced Air Mobility). All’interno dell’iniziativa, che si prepone non solo di creare velivoli adatti a un nuovo ecosistema che sfrutta la terza dimensione (quella dell’aria) ma anche di sottolineare tutti gli aspetti logistici fondamentali per realizzarlo, ci sono anche i velivoli a decollo ed atterraggio verticale a basse emissioni, proprio gli eVTOL, che permetteranno spostamenti tra punti diversi in città e tra diversi centri urbani, senza problemi di traffico e senza occupare lo stesso spazio aereo di altre forme di mobilità.

Per la creazione di questo contesto sono fondamentali, come dicevamo, le infrastrutture. I cosiddetti vertiporti che “necessitano di meno spazio rispetto agli aeroporti, e tramite gli eVTOL si possono raggiungere zone delle città in precedenza inaccessibili agli elicotteri a causa del rumore prodotto” ha spiegato Marcus Johnson, Project Manager dell’High Density Vertiplex Project della NASA.

È poi recente l’annuncio di una collaborazione tra United Airlines e Archer Aviation, che realizzeranno a Chicago un servizio taxi con eVTOL (in particolare, l’Archer Midnight) che collegherà l’Aeroporto internazionale O’Hare ed il centro città, dove verrà realizzato un primo vertiporto entro il 2025. Similmente, a New York ci si prepara a realizzare una rotta commerciale di linea tra l’aeroporto internazionale Newark Liberty nello Stato del New Jersey e l’eliporto/vertiporto del centro di Manhattan.

Il settore eVTOL, insieme ad altre tecnologie di trasporto aereo pulite, fa anche parte delle priorità dell’amministrazione Biden dal 2021 ed è atteso il piano di implementazione della Federal Aviation Administration (FAA) per gli aeromobili eVTOL, che consentirà di rilasciare i permessi per i test di volo, a breve (entro maggio 2023, secondo quanto riporta smartcitydive.com).

In Danimarca una rete di vertiporti per collegamenti extra-urbani

Anche la Danimarca è impegnata nella realizzazione di vertiporti. L’Aeroporto Hans Christian Andersen e la Copenhagen Helicopter vogliono costruire un’ampia infrastruttura di vertiporti in maniera preventiva e di incentivo, per così dire: la loro strategia è “build it and they will come”, nella quale prima si creano le condizioni, poi il mercato si creerà e amplierà e gli investimenti arriveranno. Le stime che propone l’azienda sono di 84 mila passeggeri di taxi droni al giorno entro il 2035.

Come accennato, l’obiettivo della collaborazione è arrivare ad una grande rete di vertiporti che permettano collegamenti tra diverse città. Ma si comincia con i primi voli: il primo taxi volante danese è atteso entro la prossima estate e sarà lanciato sull’isola di Funen (o Fyn). A seguire la creazione di un vertiporto nella stazione ferroviaria della città di Odense. L’idea infatti è integrare i vertiporti nella rete dei trasporti pubblici esistente. “Entro qualche anno in Danimarca si potranno prendere taxi droni per volare verso Copenaghen e all’interno della Capitale, ma anche verso altre destinazioni. Quello che serve ora è realizzare un’infrastruttura di vertiporti, che grazie alle soluzioni eVTOL aiuteranno il Paese a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2030” ha spiegato Kim Kenlev, il Presidente dell’aeroporto danese.

Questa integrazione realizzerà una intermodalità che è fondamentale per garantire un servizio efficiente e sostenibile per chi utilizza questi mezzi per il trasporto inter o intra urbano: poter salire sull’eVTOL per attraversare la città dopo aver preso un treno, oppure recarsi in aeroporto con il taxi voltante per prendere un volo di linea è il nuovo scenario di mobilità urbana che si verrà a creare. L’usabilità e la facilità di accesso sono fondamentali.

Metropolitane aeree: la vision di Dronepad Italy

In Italia, i lavori sullo sviluppo della mobilità aerea urbana sono ben avviati. Si attende già dal 2024 – ed in preparazione al Giubileo dell’anno dopo – la prima linea di trasporto merci e passeggeri tra l’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci ed il centro di Roma, che sarà realizzato da Aeroporti di Roma, Volocopter e Mundys (la nuova Atlantia). Le altre rotte su cui si lavora interessano Milano – che, in occasione delle Giochi olimpici invernali del 2026, farà parte di una rete di vertiporti che la collegheranno ai siti olimpici – e Napoli dove, su iniziativa del Distretto Aerospaziale della Campania, si lavora ad un servizio eVTOL che permetterà di collegare la capitale campana con Salerno e Capri.

La società Dronepad Italy propone un modello più avanzato di mobilità aerea urbana. L’idea è quella di creare un circuito interno alla città simile a quello di una metropolitana: le fermate della metro diventano vertiporti. Un sistema di facile utilizzo, nonché economicamente accessibile per spostarsi tramite drone passeggeri da un quartiere all’altro della città.

La mobilità urbana aerea sta diventando ormai una realtà. Decine di grandi player dell’aviazione e della mobilità terrestre stanno investendo in questo settore e in particolare nello sviluppo dei velivoli “eVTOL” ha illustrato Emanuele Angeli, CEO di Dronepad Italy in un’intervista rilasciata a Key4biz. “Per quanto riguarda invece le infrastrutture, cioè i vertiporti, i competitors sono molto meno numerosi e una realtà italiana, Dronepad Italy, che nasce dall’ esperienza pluridecennale del gruppo Helidecks nella realizzazione di eliporti, ha messo a punto un vertiport di dimensioni tali da poter essere utilizzato come stazione di atterraggio/decollo nell’ipotesi ormai consolidata dello sviluppo di ‘metropolitane aeree’ a servizio delle grandi città” ha spiegato.

La metropolitana aerea permetterà di decongestionare le strade e tutta la rete dei trasporti. Le stazioni saranno posizionate nelle zone a maggior concentrazione di traffico, ad esempio presso centri o quartieri commerciali, nelle strade degli uffici, ma anche cinema, aree di intrattenimento, strutture per convegni e centri culturali, stazioni ferroviarie e aeroporti. La metropolitana aerea, in considerazione di tragitti/rotte già prestabiliti, potrà essere decisamente più conveniente in termini di costi per l’utilizzatore finale anche rispetto all’Air Taxi, che invece viaggerebbe con percorsi ad hoc per il cliente senza la possibilità di alcuna economia di scala” ha concluso Angeli.

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