Roma, 14/05/2024
Roma, 14/05/2024

Anche Napoli avrà il suo taxi volante: il progetto del Distretto Aerospaziale della Campania

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Presentato il progetto del taxi volante che collegherà l’aeroporto di Capodichino con Napoli e le zone turistiche. Le caratteristiche ed il cronoprogramma prima di vedere il velivolo elettrico a regime

L’innovazione nella mobilità urbana è pronta ad approdare a Napoli, che si appresta ad accogliere il primo volo dimostrativo di un taxi volante, in attesa che il sistema entri a pieno regime nel prossimo futuro.

Com’è nato il progetto del taxi volante a Napoli e le caratteristiche

Si tratta di una iniziativa messa in piedi dal Distretto Aerospaziale della Campania che, tramite un accordo con il partner industriale GESAC, ovvero la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino, e all’interno del piano Urban Air Mobility in collaborazione con l’ENAC, renderà possibile utilizzare prossimamente questi mezzi: parliamo in particolare di un velivolo elettrico a quattro posti – incluso il pilota – a decollo verticale, proprio come gli VTOL di cui abbiamo parlato in queste pagine (in versione elettrica, ovviamente), che si librerà in volo ad un’altezza massima di 500 metri e potrà toccare i 100 km/h.

Le prime tratte del taxi volante a Napoli

L’obiettivo è incentivare la mobilità sostenibile, decongestionare (per quanto possibile) il traffico notevole di Napoli, ottimizzare il trasporto pubblico e dare slancio al turismo. La funzione che verrà infatti sfruttata all’inizio sarà quella di collegare l’aeroporto, come altri progetti di eVTOL dell’estero, con zone caratteristiche come la Costiera Amalfitana e l’area di Salerno, le isole del Golfo come Capri, oppure Pompei: in particolare verranno curate le tratte Napoli-Capri e Salerno-Capri. Il fatto poi che il velivolo sia a decollo ed atterraggio verticale fa poi sì che il mezzo non richieda piste apposite, ma giusto uno spazio più ristretto simile ad un piccolo eliporto.

Luigi Carrino, Presidente del DAC, ha spiegato: “La mobilità area avanzata ha potenziali e molteplici applicazioni: trasporto di persone, in una prima fase con pilota, trasporto merci e materiale biomedicale, attività di ispezione e mappatura, supporto all’agricoltura. Ma perché ciò si possa realizzare e sviluppare è necessario investire sui vertiporti, aree da cui i velivoli possano atterrare e decollare”. Il progetto è sovvenzionato al 70% dalla regione tramite bando vinto dal DAC, mentre il resto del budget è coperto dalle aziende facenti parte il distretto aerospaziale.

Quando verranno svolti i primi voli e gli altri progetti in Italia

Per quest’anno dovrebbe essere previsto il primo volo dimostrativo con un prototipo messo a punto dal DAC, che si chiamerà per la cronaca DIVA (ovvero DIstruptive Vertical Autoplane). Entro il prossimo decennio si passerà dal concept al modello vero e proprio che entrerà quindi in servizio.

Quello di Napoli è un progetto di taxi volante che va ad aggiungersi a quelli già in fase sperimentale in altre grandi città italiane, come il VoloCity di Roma che lo scorso 6 ottobre ha svolto il primo volo di prova (con a bordo pilota, passeggero e valigia). Il velivolo elettrico, realizzato dalla tedesca Volocopter, era già stato presentato nel 2021 e sarà il primo mezzo di questo genere a volare per la capitale grazie ad un recente accordo tra l’azienda produttrice, che sta testando i suoi eVTOL anche in altre capitali europee e mondiali, Aeroporti di Roma ed il gruppo Atlantia. Nel frattempo, Milano si prepara all’inizio, il prossimo anno, della costruzione dei suoi primi vertiporti in vista dei Giochi olimpici invernali 2026, di cui si occuperà Dronepad Italy.

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