Roma, 29/03/2024
Roma, 29/03/2024

A Napoli un distributore di benzina viene convertito nella prima area di servizio per auto elettriche

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Un distributore dismesso viene convertito in una tecnologica ed avanzata stazione di ricarica “solo” per auto elettriche: il progetto di UnicoGo e Mostra D’Oltremare appena inaugurato

Un impulso dal messaggio chiaro verso gli obiettivi di decarbonizzazione al 2035 che, proprio oggi, hanno ricevuto il via libera formale del Parlamento europeo, passando la palla al Consiglio dell’Unione europea prima dell’entrata in vigore: approvato l’obbligo per nuove autovetture e nuovi veicoli commerciali leggeri di un taglio del 100% delle emissioni rispetto al 2021 (con gli obiettivi intermedi al 55% per le autovetture e al 50% per i furgoni per il 2030).

In questo contesto, proseguono i progetti per la mobilità sostenibile a Napoli con l’inaugurazione della prima area di servizio votata esclusivamente alle auto elettriche, frutto di un progetto messo in piedi da UnicoGo in collaborazione con la Mostra D’Oltremare.

Le caratteristiche dell’area di servizio per auto elettriche

Nata da un vecchio distributore di benzina dismesso in viale J. F. Kennedy (non molto lontano dall’Università Federico II e dallo stadio Maradona) e convertito per l’occasione, l’area è dotata di stazioni superfast prodotte da Starcharge, azienda tra le leader nelle infrastrutture di ricarica, con due colonnine dotate di due prese di ricarica ciascuna, compatibili con tutti i veicoli e con capacità pari a 360 kWh di potenza. La stazione inoltre è illuminata da lampade Led a basso consumo, ed è alimentata da pannelli fotovoltaici, mentre la barriera Jersey usata per perimetrare il cantiere è stata riconvertita a supporto del giardino verticale.

L’inaugurazione è avvenuta in questi giorni alla presenza anche del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, svelando così il progetto di “rifunzionalizzazione in chiave green” realizzato dall’architetto Giovanni Bartolo e nato dalla manifestazione d’interesse indetta dalla Mostra D’Oltremare, con l’obiettivo appunto di assegnare l’area dismessa e a cui ha risposto UnicoGo.

“Il primo esempio nazionale di rigenerazione di un’area di rifornimento”

Un’intuizione diventata realtà”, ha commentato Remo Minopoli, presidente della Mostra d’Oltremare.

Napoli e la Mostra da oggi hanno una marcia in più, green, grazie ad UnicoGO. Il primo esempio nazionale di rigenerazione di un’area di rifornimento. Mi auguro che questa azione virtuosa possa diventare un modello da seguire per le innumerevoli stazioni di carburante dismesse sul territorio nazionale” ha proseguito.

Maria Caputo, consigliere delegato della Mostra D’Oltremare, ha aggiunto: “Fiera di questo traguardo che risponde agli obiettivi posti da questo Consiglio di Amministrazione, ovvero rilanciare tutti gli spazi della Mostra e avviarsi ad un processo di sostenibilità a 360 gradi. L’area che oggi inauguriamo è stata valorizzata dopo anni di abbandono e ciò ha permesso di creare un nuovo valore economico per la Mostra ed offrire un nuovo servizio alla cittadinanza”.

Siamo elettrizzati [sic] che questo progetto, che abbiamo curato nei minimi dettagli, sia partito. Un servizio che si adatta alle esigenze di chi guida elettrico che, in un punto strategico della città di Napoli, potrà ricaricare in maniera fast e smart” ha commentato Aldo Arcangioli, amministratore delegato di UnicoGo.

I progetti del PNRR per creare una rete di stazioni di ricarica

Così, dopo il progetto del taxi volante per il momento in fase sperimentale, la città di Napoli fa un altro passo verso la transizione ecologica applicata alla mobilità. Obiettivo a cui punta anche il PNRR, che tra i vari interventi si concentra anche sull’introduzione di nuove stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, anche come quella di UnicoGO.

Si punta a “costruire le infrastrutture necessarie per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica, aumentare il numero dei veicoli (pubblici e privati) a emissioni zero e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, realizzando entro il 2026 oltre 20.000 punti di ricarica rapida in superstrade e nei centri urbani”, come si legge nel piano: in particolare, entro il prossimo giugno verranno definiti i contratti per 2500 stazioni di ricarica in superstrade ed “almeno” 4000 in città. Successivamente, entro il giugno successivo (e quindi siamo al 2024) dovranno essere installate queste infrastrutture, con capacità di 175 kW per le autostrade e 90 kW per le aree urbane.

A dicembre dello stesso anno saranno poi definiti altri contratti, arrivando ad ulteriori 5000 stazioni in superstrade e 9755 nelle aree urbane, più 100 “stazioni sperimentali con tecnologie di stoccaggio dell’energia”. Infine, entro dicembre 2025 si dovrà arrivare all’installazione di 7500 stazioni per le superstrade e 13.000 nelle città.

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