Roma, 17/06/2025
Roma, 17/06/2025

Muoviti Italia: il manifesto per riformare la mobilità on-demand e rilanciare l’ecosistema urbano italiano

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Verso un sistema di trasporto più efficiente, competitivo e digitale. Un progetto strutturale per modernizzare il Paese e garantire libertà di movimento, sostenibilità e crescita economica.

È stato presentato oggi alla Camera dei Deputati il progetto “Muoviti Italia”, un’alleanza trasversale che propone una riforma organica del settore della mobilità on-demand in Italia. L’iniziativa, sostenuta da attori pubblici e privati, intende superare le rigidità normative e strutturali del modello attuale, promuovendo un ecosistema del trasporto urbano moderno, interoperabile, digitale e pienamente integrato con i bisogni dei cittadini, dei turisti e del sistema economico nazionale.

Al centro dell’iniziativa, la consapevolezza che l’attuale offerta di mobilità non è in linea con la domanda reale, né tantomeno con gli standard europei in termini di concorrenza, accessibilità, efficienza e sostenibilità.

Un settore chiave per competitività, turismo e diritti fondamentali

Il documento fondativo del movimento – il Manifesto per una migliore mobilità on-demand in Italia – richiama l’urgenza di intervenire su un sistema fortemente penalizzato da regolazioni obsolete, carenze infrastrutturali, scarsità di offerta e vincoli amministrativi sproporzionati.

Oggi, in città come Roma o Milano, il numero di licenze taxi e NCC (noleggio con conducente) è significativamente inferiore rispetto a città europee comparabili, come Madrid, Lisbona o Parigi. A fronte di flussi turistici record, grandi eventi (Giubileo, Olimpiadi) e esigenze quotidiane crescenti, la mancanza di opzioni flessibili e tecnologicamente avanzate danneggia utenti, conducenti e imprese.

La mobilità on-demand non è solo una questione di servizi: è una leva per la competitività urbana, un fattore abilitante per il turismo e un diritto costituzionalmente garantito (libertà di movimento), come sottolineato anche dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nelle recenti sentenze che criticano il sistema di licenze italiano per incoerenza con il diritto alla libera prestazione dei servizi.

La proposta della coalizione: una riforma sistemica a più livelli

L’iniziativa Muoviti Italia si articola intorno a una serie di obiettivi strategici, tra cui:

  • Approvazione di una legge nazionale organica che sostituisca il patchwork normativo esistente con regole uniformi, chiare e trasparenti
  • Armonizzazione delle normative locali, per eliminare i vincoli amministrativi arbitrari che impediscono l’ingresso di nuovi operatori o la circolazione tra regioni
  • Incentivazione della concorrenza e dell’innovazione attraverso l’apertura del mercato a piattaforme digitali e servizi flessibili (ride-hailing, fleet-sharing, soluzioni elettriche)
  • Elettrificazione del comparto e digitalizzazione dei processi, mediante fondi dedicati per la transizione green e per la formazione dei conducenti professionisti.

Il movimento propone un modello ispirato alle best practices europee, come in Francia e Portogallo, dove le licenze per i veicoli con conducente (TVDE/VTC) sono rilasciate da un’autorità centrale, con procedure snelle, digitali e orientate all’interesse pubblico.

Le componenti della coalizione e l’approccio integrato

La coalizione riunisce soggetti eterogenei – associazioni di categoria, piattaforme internazionali, esperti di mobilità, imprese del trasporto – tra cui:

  • AICALF, Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares
  • Bolt, piattaforma internazionale di mobilità urbana
  • Conftrasporto, confederazione delle imprese di logistica e trasporti
  • Federazione Muoversì, realtà rappresentativa del comparto NCC

L’alleanza è sostenuta anche da figure istituzionali, come l’On. Alessandro Cattaneo, promotore parlamentare, e il Prof. Andrea Giuricin, economista dei trasporti e portavoce del progetto.

La mobilità non è un lusso, è un diritto – ha affermato Giuricin – e il suo potenziamento è una priorità economica e sociale: significa più lavoro, più investimenti, meno traffico e città più vivibili”.

Un’azione urgente per colmare il gap europeo

Nel confronto internazionale, l’Italia si colloca ancora ai margini del mercato europeo della mobilità urbana flessibile, un segmento in rapida crescita guidato da investimenti digitali, integrazione modale e politiche ambientali. Il rischio è quello di perdere attrattività economica, scoraggiare gli investimenti infrastrutturali, e penalizzare la transizione ecologica, in assenza di una riforma strutturale.

Secondo il Manifesto, è il momento di un cambio di paradigma: non più trasporto rigido, limitato e burocratizzato, ma mobilità intelligente, aperta e sostenibile, connessa alle esigenze del XXI secolo.

La nascita di Muoviti Italia rappresenta una svolta politica e strategica. La proposta non si limita a rivedere regole tecniche, ma propone un nuovo modello di mobilità urbana come leva di sviluppo per un’Italia più connessa, competitiva e sostenibile. La sfida ora passa al legislatore.

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