Roma, 07/10/2024
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Satelliti Galileo, via alla fase di sviluppo per la seconda generazione

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Una nuova generazione di satelliti Galileo sarà lanciata nei prossimi anni. Firmati i contratti per far partire lo sviluppo con la partecipazione anche dell’Italia: i miglioramenti che garantiranno i nuovi G2

Nei prossimi anni il sistema satellitare Galileo entrerà nella sua seconda generazione. In questi giorni aziende di primo piano nel settore aerospaziale come l’italiana Thales Alenia Space (che ricordiamo è frutto della joint venture tra la francese Thales e la nostra Leonardo), la francese Thales Six GTS e la tedesca Airbus Defence & Space hanno firmato nero su bianco per lo sviluppo ed il lancio dei nuovi satelliti nei prossimi anni. I contratti riguardano l’avvio dell’ingegneria di sistema e l’assistenza tecnica, alla presenza del direttore di Navigazione per l’ESA Javier Benedicto.

La seconda generazione sarà per la precisione prodotta in Italia da Thales Alenia Space e in Germania da Airbus Defence & Space. Entrambe già nel 2021 avevano visto assegnarsi i contratti di produzione per due famiglie indipendenti di satelliti (in tutto 12) di nuova generazione. Inoltre, la francese Safran Electronics & Defence – Navigation & Timing e Leonardo avevano a loro volta firmato dei contratti a sé stanti per lo sviluppo degli orologi atomici di altissima precisione inseriti all’interno dei Galileo.

Il programma e le caratteristiche della seconda generazione dei satelliti Galileo

Il programma prevede il lancio del satellite G2 nei prossimi anni, e che si distinguerà per specifiche avanzate rispetto agli attuali 28 veicoli spaziali Galileo già presenti in orbita e ai quali si aggiungerà, e gli altri 10 della prima generazione che devono essere ancora lanciati. Spicca nei nuovi modelli una propulsione che per la prima volta sarà elettrica, la presenza a bordo di sei orologi atomici potenziati (prima erano quattro) e un’antenna di navigazione con prestazioni ulteriormente migliorate. I satelliti, che saranno funzionanti in orbita quindici anni, comunicheranno inoltre tra di loro ed il sistema garantirà una connessione e trasmissione dati da e verso la Terra più veloce. Infine, saranno dotati di payload digitale per consentire una più tempestiva riconfigurazione.

Con i contratti depositati di recente si potrà procedere alla produzione, ma anche al supporto di terra e ai banchi di prova dei sistemi. In tutto l’ESA, che svolge un ruolo di autorità di progettazione e sviluppo del programma Galileo per contro dell’EUSPA (Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale), ha investito per la G2 una cifra prossima ai tre miliardi di euro.

La spinta evolutiva del programma e delle attività di Galileo

Javier Benedicto ha spiegato: “Galileo è sempre stato inteso come una risorsa permanente a beneficio della vita dei cittadini europei e mondiali”. La seconda generazione “garantirà che il sistema proceda nel futuro con nuove funzioni e capacità ed ulteriore robustezza”. Il rappresentante dell’ESA ha quindi concluso che tutto ciò servirà “per garantire che i servizi Galileo possano essere disponibili e affidabili ovunque e ogni volta che saranno necessari”.

Il capo del dipartimento dei programmi Galileo ed EGNOS dell’ESA, Ennio Guarino, ha aggiunto: “I satelliti G2 all’avanguardia rappresenteranno un importante passo avanti rispetto a ciò che è stato fatto prima. Essi incorporeranno numerosi aggiornamenti tecnologici, sviluppati attraverso i programmi di ricerca e sviluppo dell’UE e dell’ESA H2020 e Horizon Europe” .

Miguel Manteiga Bautista, capo ESA di Galileo Second Generation, ha ulteriormente specificato le applicazioni dei satelliti G2. “Nell’ambito del programma generale Galileo, G2 mira a garantire sia la fornitura a lungo termine dei servizi di legacy Galileo su cui fanno affidamento più di quattro miliardi di persone in tutto il mondo, che l’evoluzione esponenziale delle attività Galileo nei prossimi anni. Il tutto promuovendo il ruolo guida dell’industria europea nel settore del posizionamento, della navigazione e del cronometraggio”.

Un nuovo servizio di alta precisione per gli attuali Galileo

Ricordiamo che di recente i satelliti Galileo, nati per la navigazione e la geolocalizzazione, hanno goduto di un aggiornamento con un nuovo servizio di alta precisione (HAS, High Accuracy Service). Grazie a quest’ultimo, si ha un livello di precisione orizzontale sino a 20 cm e verticale di 40 cm.

Con questo nuovo servizio ad alta precisione, Galileo diventa la prima costellazione in grado di fornire un servizio ad alta precisione a livello globale e direttamente attraverso il segnale nello spazio e via Internet. Questa nuova funzionalità di Galileo favorirà l’innovazione in molti settori a valle“, aveva spiegato Rodrigo da Costa, direttore EUSPA.

Immagine di Copertina: ASI

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