Roma, 15/05/2024
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Boom tira dritto con l’Overture: l’aereo supersonico pronto per il volo di prova, ma servono ancora miliardi per il progetto

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Boom Supersonic continua a lavorare per il lancio del proprio aereo supersonico, l’Overture, che riporterebbe nei cieli una tecnologia vista ai tempi con il Concorde. Ma in maniera più sostenibile sia in termini di emissioni che di inquinamento acustico. L’incognita dei fondi necessari

In questi mesi abbiamo accennato alle ipotesi di un aereo supersonico che potrebbe, tra gli altri progetti, riportare in auge l’epoca che fu del Concorde. A vent’anni dall’ultimo volo di questo velocissimo velivolo diversi piani in cantiere intendono far solcare ancora una volta i cieli ad aerei da Mach 1 o velocità superiori. Ma in maniera più sostenibile.

L’epoca del Concorde: ascesa e tramonto dei voli supersonici

Il Concorde, frutto di un progetto condiviso tra Gran Bretagna e Francia e che iniziò a volare nel 1976 (prima tratta Londra Heathrow-Dulles), si distingueva infatti per i suoi consumi. Inoltre era un velivolo sin troppo esclusivo, con il prezzo del biglietto che si attestava sui 10.000 dollari negli anni Novanta (oggi sarebbe il doppio, considerando l’inflazione), ospitava meno passeggeri di un Boeing 747 e aveva la zavorra del boom sonico. Oltre al tragico incidente del 2000 al Charles De Gaulle, il Concorde infatti cessò la propria operatività nel 2003 anche per via dell’inquinamento acustico provocato.

Un ventennio dopo però i progressi tecnologici potrebbero riportare in vita i voli supersonici per esperienze di viaggio rapide (negli anni Novanta un Concorde della British Airways coprì la tratta New York-Londra in poco meno di tre ore, precisamente 2 ore e 52 minuti: un record ancora oggi imbattuto) e che non creino disturbi alla quiete, oltre a non impattare troppo sull’ambiente.

Boom e il suo aereo supersonico, l’Overture

Approfondiamo perciò una delle aziende e start-up coinvolte nel rilancio di questi velivoli. Parliamo di Boom Supersonic, che mira a rendere il mondo “decisamente più accessibile”. E questo tramite il proprio progetto dell’Overture, velivolo capace di toccare Mach 1.7, vale a dire una velocità superiore ai 2.000 km/h. Meno veloce e meno capiente del Concorde, l’aereo risponde tuttavia alle esigenze di una mobilità esagerata sì ma con criterio. Ad esempio mitigando il boom sonico, cosa su cui sta lavorando l’azienda così come la propulsione basata sui Sustainable Aviation Fuels (SAF), carburanti sintetici e a basso impatto. Il risultato potrebbe infatti essere quello di ridurre sino al 90% le emissioni di carbonio rispetto ai tradizionali carburanti.

Boom raccoglie investimenti, ma l’obiettivo è di diversi miliardi di dollari

Nei progetti di Boom si prevede che l’aereo potrà coprire un numero superiore alle 600 rotte globali, con circa metà tempo di viaggio rispetto ai normali velivoli subsonici. Ma l’Overture diventerà mai realtà? Intanto l’azienda ha le spalle coperte dal fondo saudita Neom come riporta Robb Report: la cifra non è stata divulgata, ma di sicuro gli zeri sul bonifico saranno stati tanti. E nel frattempo Boom ha raccolto, da quanto riferito, più di 700 milioni di dollari in investimenti.

Il traguardo però, ha spiegato l’ad della start-up Blake Scholl a Robb Report, è di 6-8 miliardi di dollari. Tanto servirà per consentire all’Overture la possibilità di effettuare dei voli commerciali, previsti – se tutto va bene – entro il 2029.

Intanto si lavora al primo volo sperimentale del prototipo

Già però alla fine di quest’anno il prototipo XB-1 dell’Overture, frutto di sette anni di sviluppo, dovrebbe effettuare il primo volo di prova, per poi tentare nel 2024 le velocità supersoniche. Come l’Overture, il prototipo utilizza gli stessi principi aerodinamici e materiali come i composti di carbonio. Ma l’XB-1 è più piccolo e meno complesso, e in termini di equipaggio avrà a bordo un solo pilota.

Il velivolo definitivo invece ospiterà sino 80 posti nella business, e al suo interno ospiterà un motore chiamato Symphony frutto della collaborazione con partner come Florida Turbine Technologies per la progettazione, GE Additive per il supporto di consulenza e StandardAero per la manutenzione.

Si lavora intanto sulla costruzione dell’impianto di produzione nella Carolina del Nord. E compagnie come American Airlines e United hanno già effettuato 35 ordini per il velivolo.

Immagine di Copertina: Boom Supersonic

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