Roma, 04/10/2024
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Ecco il Guardian, il drone spia leggero, silenzioso e ad energia solare progettato e prodotto in Italia

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Due aziende italiane all’avanguardia dell’high tech, ovvero la imolese NPC e la trevigiana Vector Robotics, hanno creato un drone spia molto leggero ed alimentato ad energia solare: le caratteristiche del Guardian

Nel campo delle mobilità alternative l’energia solare potrebbe giocare un ruolo molto importante in termini di alimentazione dei veicoli, non solo quelli terrestri e quelli marini come abbiamo visto su queste pagine, ma anche quelli aerei.

In realtà nulla di nuovo, perché anche in questo settore esistono diversi prototipi allo studio ed alcuni anche già testati, dai droni ai velivoli che raggiungono l’orbita terrestre. Ma è soprattutto tra i primi che si stanno portando avanti diversi progetti anche in Italia, ed è il caso del Guardian realizzato dalla NPC di Imola, di cui abbiamo già parlato in precedenza in merito al suo lavoro nel campo dei nanosatelliti con la sua divisione Spacemind, e la start-up specializzata in progettazione e produzione di droni all’avanguardia Vector Robotics, con sede nel trevigiano (Mogliano Veneto per la precisione).

Le funzioni del Guardian ad energia solare

Il Guardian è un drone spia silenzioso creato per missioni di intelligence, sorveglianza e controllo a lungo raggio, ed il cui uso quindi è indicato ad esempio per la vigilanza dei confini e delle zone costiere, per le indagini da parte dei Servizi e delle forze dell’ordine, per la perlustrazione di aree dove vengono sversati illegalmente rifiuti, ed anche attività di soccorso in caso di calamità naturali. Il drone può disporre di una telecamera ultra-HD con trasmissione digitale.

Il velivolo insomma si presta ad usi sia civili che militari, e la sua particolarità deriva dalla presenza di celle fotovoltaiche inserite sulle ali che fanno sì che il drone sia alimentato con un’autonomia diurna di oltre 8 ore continuative. Il progetto del Guardian è frutto dell’esperienza che le due aziende hanno maturato con il FH-0 (FireHound Zero), altro piccolo drone creato per il rilevamento antincendio e lanciato sul mercato lo scorso anno, ed anch’esso dotato di una autonomia superiore alle 8 ore.

Le caratteristiche tecniche del Guardian

Anche il Guardian si presenta con dimensioni ridotte: lungo 53 cm, pesa soltanto 1,3 kg e ha una apertura alare di 146 cm, e sulle ali trovano spazio all’incirca 0,4 m2 di celle fotovoltaiche che garantiscono l’alimentazione alla batteria e la fornitura di energia al motore elettrico.

Il velivolo è costituito da propilene espanso, un materiale che lo rende leggero e resistente al tempo stesso: si lancia a mano da un singolo operatore per raggiungere una quota operativa massima di 5 km, toccando una velocità di crociera di circa 40 km/h. Presenta inoltre un payload retrattile per un atterraggio in sicurezza. La versione base del Guardian ha un raggio di azione stabilito dal range di trasmissione della radio di bordo di 10 km, e che è possibile allargare su richiesta del cliente, ed è capace di sopportare temperature esterne durante il volo che oscillano tra i -10 e i +45° Celsius, ed infine resiste a venti sino a 30 nodi.

Il deploy a mano con singolo operatore (VectorRobotics)

Per quanto riguarda la videocamera, le varie opzioni contemplano la versione full-HD fissa sino alla 4K ultra-HD Starlight con zoom digitale 6x e stabilizzata su tre assi; dalla metà di quest’anno verrà aggiunta come possibilità di scelta anche una ulteriore camera da poter implementare sul drone, di tipo EO+IR con auto-tracking, zoom 40x (di cui 20x ottico) nella frequenza visibile e 4x nell’infrarosso. Il sistema di trasmissione è digitale per far sì che non ci siano disturbi da interferenze; è inclusa anche una scheda di memoria SD per la registrazione dei dati da poter trasferire su altri dispositivi.

Si sono conclusi con successo i test in volo del Guardian

L’obiettivo che NPC e Vector Robotics si sono posti con il Guardian è di colmare “il divario tra i quadricotteri o i droni ad ala fissa a bassa autonomia (che gestiscono solo fino a 90 minuti di volo nel migliore dei casi) e gli aeromobili con equipaggio soggetti a maggiori costi di esercizio e manutenzione”, come spiega la scheda di presentazione del drone.

Gabriele Giorgini, direttore operativo di Vector Robotics, ha ulteriormente aggiunto: “Le attività di sperimentazione in volo del Guardian si sono appena concluse con risultati eccellenti, anche con ridotta illuminazione solare e con condizioni meteo avverse. Questo mezzo rappresenta una vera rivoluzione nella semplificazione e nell’ottimizzazione delle missioni in moltissimi scenari operativi ed è una soluzione di grande efficacia per le esigenze di forze armate, corpi di polizia, organizzazioni di soccorso e di protezione civile e per tutte le altre realtà attive nel settore della sicurezza”.

Giorgini quindi conclude: “Il Guardian sarà uno strumento utilissimo nelle mani di questi professionisti e darà sicuramente loro una maggiore chance di successo rispetto ai mezzi tradizionali, grazie soprattutto alle sue speciali caratteristiche di facilità d’uso, assoluta silenziosità, lunga durata di volo e sofisticati sistemi di ripresa e trasmissione video”.

Immagine di copertina: VectorRobotics

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