L’Italia contro la scadenza europea del 2035 che le case automobilistiche anticiperanno al 2030. Anche Ferrari e Alfa Romeo in elettrico a breve. Ma occorre guardare in modo diverso al consumatore: il caso Enel X Way
L’Italia non ha mai avuto un buon rapporto con il futuro, pensando di poter sempre campare di rendita con il magnifico passato che la storia le ha regalato. Sulla mobilità elettrica siamo stati capaci di esprimere il peggio del Paese. Non si tratta solo di fake news o di dati pacchianamente alterati usati da questo o quel giornalista, né delle campagne di questa o quella lobby sostenute dall’industria del petrolio e del gas. Il guaio è la mancanza di una strategia del sistema paese, la mancanza di una visione che guardi al futuro, che solleciti nuove competenze, che si agganci alla rivoluzione digitale e sfrutti tutte le sue opportunità.
Così come siamo ancora pieni di carte negli uffici, come non accade ormai da nessuna parte in Europa, qualcuno forse immagina che nella mobilità elettrica potremmo avere vantaggi nel diventare il refugium peccatorum di tutti i rifiuti di auto a benzina e diesel del resto d’Europa.
L’Italia resiste ad un processo avviato: ma i costruttori sono pronti
Ci siamo messi inspiegabilmente di traverso, noi italiani, sulla decisione europea di stoppare la vendita di auto a motore endotermico nel 2035. Che vuol dire che avremo auto di quel tipo che circoleranno almeno sino al 2045-2050. Ma nel frattempo piovevano gli annunci di tutte le case automobilistiche più importanti del mondo (a partire da Volkswagen, Mercedes, BMW e Audi) di voler anticipare al 2030 l’eliminazione dai cataloghi delle auto a combustione interna. Contemporaneamente arrivavano le comunicazioni della Ferrari sui nuovi modelli elettrici delle auto più desiderate del mondo, seguite dall’Alfa Romeo con i suoi prodotti di punta.
Infine, alla luce delle conseguenze di questa dannata guerra che ci ha fatti risvegliare dipendenti, e pertanto meno sovrani, dal petrolio e dal gas altrui, due risorse che non abbiamo e che sono alla base dei danni del Climate Change che sta affossando il pianeta.
La strada è invece quella delle rinnovabili, un settore in cui l’Italia sta progredendo con velocità impensabile sino a poco tempo fa e grazie all’impegno di alcune aziende, a partire da ENEL, che su questo ha fatto scelte coraggiose che guardano lontano e assicureranno al Paese la sovranità e l’indipendenza energetica.
Pronta anche Enel X Way: sostiene la scelta Full Electric
In questo contesto si colloca la risposta di Enel X Way sulle scelte della quotidianità commerciale che tengono conto delle avversioni ambientali e della esigenza di sostenere la domanda crescente che si muove con nuovi stili di vita indipendentemente dalle scelte poco condivisibili di attaccamento ad un passato che è destinato a soccombere.
Ho studiato con attenzione, per queste ragioni, le nuove proposte commerciali di Enel X Way, perché sono una cartina di tornasole su come gestire la dinamica tra domanda ed offerta, in considerazione degli stili di vita, delle esigenze operative e delle evoluzioni continue della tecnologia.
Una attenzione dovuta dal momento che l’azienda è una delle più importanti al mondo nel campo della infrastrutturazione dei punti di ricarica e opera in 16 Paesi tra Europa Nord e Sud America, rappresentando l’eccellenza della tecnologia italiana in un ambito così di frontiera.
Originariamente l’offerta era distinta in formula FLAT, con due livelli SMALL (da 25 euro) e LARGE (da 45 euro), una modalità prepagata a tariffa mensile, con un portafoglio di 70 kWh (pari a circa 350 Km) nel primo caso e di 145 kWh (pari a circa 720 Km) nel secondo caso. Oggi l’offerta è riformulata in tre livelli:
- CITY, da 80 kWh, con 39 euro al mese
- TRAVEL, da160 kWh, con 69 euro al mese
- TRAVEL PLUS, da 320 kWh, con 99 euro al mese
Con una tripartizione che dà più scelta al consumatore e posizione la vera novità, la TRAVEL PLUS, su un livello di consumo ben superiore rispetto alla vecchia LARGE, ma di fatto allo stesso prezzo.
Poi ci sono le soluzioni del PAY-PER-USE, usate solitamente da chi non ha un abbonamento. Per usare una metafora, è come pagare il giornaliero in una palestra, invece che fare un abbonamento mensile.
- Pay-per-use AC (Corrente alternata quindi basse potenze) – da 0,58 €/kWh passa a 0,69 €/kWh
- Pay-per-use DC (Corrente continua ad alta potenza) – rimane fisso a 0,89 €/kWh
- Pay-per-use HPC (Corrente Continua ad altissima potenza) – rimane fisso a 0,99 €/kWh
L’insieme delle scelte tariffarie adottate da Enel X Way dimostra una volontà precisa che è quella di sostenere il consumatore che ha fatto la scelta del Full Electric. Abbiamo oggi un numero di colonnine che corre velocemente. In ogni quartiere delle città italiane ci sono cantieri aperti ovunque per l’installazione del punto di elettricità e dell’installazione della nuova colonnina di ricarica proposta da questa o quella azienda. Oggi si può contare su 260.000 punti di ricarica e i consumatori possono contare sul principio dell’interoperabilità tra circa 50 operatori.
A febbraio 2023 il parco circolante elettrico è composto da: 175.297 BEV (elettriche pure) a fronte di 188.402 PHEV (ibride plug-in), con le prime che si stanno diffondendo sempre più.
È giunto il momento, per le aziende di settore, di distinguere tra i consumatori e tutelare coloro che hanno fatto la scelta lungimirante dell’auto completamente elettrica, con piani tariffari e soluzioni di fidelity che assecondino questo nuovo scenario.
Il mondo dell’auto è ormai radicalmente cambiato e i servizi di cui abbiamo appena parlato implicano un pacchetto di attenzioni per il consumatore che va dal servizio cliente multilingua H24 a un sistema di pagamento come quello descritto che è smart e sicuro, senza dover ricorrere contemporaneamente a diversi operatori, con una soluzione che più che una “carta carburante” rappresenta un vero e proprio abilitatore di mobilità.
Se vogliamo guardare al futuro dobbiamo cambiare passo, dobbiamo cambiare la visione dele cose, dobbiamo costruire con fantasia e creatività nuovi modi di operare e di interloquire con i consumatori.