Un’analisi sulle vendite delle auto elettriche nel mondo negli ultimi tre anni. Ecco come sono progredite le quote di mercato nei principali Paesi, tra cui anche l’Italia. Che resta sempre fanalino di coda
Le auto elettriche stanno prendendo piede, anche se come abbiamo visto a diverse velocità. La Cina è all’avanguardia del settore, essendosi mossa in tempi non sospetti e ritrovandosi con marchi come BYD che a livello globale hanno surclassato, in termini di mercato delle BEV, nientemeno che Tesla. Mentre in Europa ci sono solo alcune sparute realtà che stanno sposando in maniera convinta questa rivoluzione nella mobilità. E gli USA, nonostante i massici piani di sostegno federali, non stanno certo conoscendo una crescita impetuosa.
I motivi sono vari e riguardano diversi fattori, in primis il prezzo delle vetture elettriche (che dipende a sua volta dalle batterie), e in questo vulnus si sta insinuando la Cina avendo in pratica il monopolio delle materie prime necessarie per le BEV e nella catena di approvvigionamento. Offrendo quindi tramite i propri marchi principali auto a buon mercato.
L’analisi delle quote di mercato nelle vendite di auto elettriche: spicca la Norvegia, non manca la Cina
Fatta questa premessa, CleanTechnica ha fatto il punto sulle vendite delle auto elettriche negli ultimi periodi. Come il 2022, in cui si nota come la Norvegia, faro delle BEV in Europa, abbia raggiunto la ragguardevole quota di mercato dell’81,5%. Segue, ma molto staccata, la Svezia con il 33,7%.
A livello globale abbiamo poi altri Paesi che superano quota 20%, informa CleanTechnica. Parliamo dei Paesi Bassi, al 23,2%, della Cina che è al 22% e la Danimarca al 20,8%. Nel 2022 gli Stati Uniti si sono fermati ad una quota di mercato delle auto elettriche del 5,5%.
L’Italia arranca: la crescita del 2023 non deve trarre in inganno
E l’Italia? Sempre considerando il 2022, nel periodo gennaio-novembre il valore delle vendite è stato pari al 3,7%. Nella medesima finestra temporale di riferimento, ma nel 2023, c’è stato un timido passo in avanti, raggiungendo la quota del 4,1%. I dati più recenti, forniti da Motus-E, parlano di 222.711 auto elettriche circolanti in Italia al 31 gennaio 2024, ma proprio nel primo periodo dell’attuale anno c’è stato un calo dell’11,61% in termini di immatricolazioni rispetto al medesimo periodo del 2022.
CleanTechnica riporta poi un dato illuminante sulla situazione italiana. Nel periodo 2021-2022 tutti i mercati hanno aumentato le proprie quote riguardanti i BEV venduti. Gli unici a non crescere, passando dal 4,6% del 2021 al citato 3,7%, è stata appunto l’Italia. Poi il piccolo passo avanti al 4,1% nel 2023, ma come vediamo sempre al di sotto della quota di mercato registrata nel 2021. Insomma, è come se fossimo impantanati in una situazione di sostanziale stasi, senza un balzo decisivo.
I dati trimestrali del 2023: l’Italia resta fanalino di coda, assieme a Spagna e USA
Ovviamente a crescere di più sono stati Paesi come Norvegia (che era al 67,6% nel 2021), Svezia (al 19,1%) e ovviamente la Cina, che ha guadagnato 10 punti percentuali nella quota di mercato tra il 2021 e il 2022. Meglio degli Stati Uniti, cresciuti invece di 2,5 punti.
Infine, guardando i dati trimestrali del 2023, notiamo come la Norvegia abbia calato la propria quota via via lungo l’anno (al 90,3% nel Q1, 85,9% nel Q2 e 83,5% nel Q3), ma comunque – informa CleanTechnica – con una performance migliore del 2022.
E l’Italia, tanto per cambiare, è fanalino di coda. Nel primo trimestre del 2023 la quota di mercato delle auto elettriche è stata pari al 3,9%, mentre negli altri due si è fermata al 4,0%. Appena meglio di noi Spagna e Stati Uniti, uniche realtà della classifica stazionarie sulla monocifra.