Roma, 14/05/2024
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Riciclo batterie per auto elettriche, la Cina verso la piena autosufficienza. Prima di Europa ed USA: lo studio

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Uno studio prevede che la Cina possa arrivare alla piena autosufficienza in termini di riciclo di materie prime per batterie per auto elettriche, prima di Europa ed USA. Ed arrivare così a realizzare una propria economia circolare

Nella tenzone tra Cina e resto del mondo sul terreno dell’industria automobilistica elettrica si inserisce una componente fondamentale per le BEV, ovvero le batterie. Ma uno studio ha rivelato un dato che potrebbe impensierire la nostra parte di mondo. Risulta, infatti, che Pechino prima ancora degli Stati Uniti e dell’Europa raggiungerà la piena autosufficienza in un aspetto fondamentale per rendere sostenibile questo settore (e consentire un abbattimento dei costi). Ovvero, quello del riciclo delle materie prime utili alle batterie per funzionare.

Il settore in espansione del riciclo delle batterie per auto elettriche

Il recupero dei materiali base per il funzionamento delle celle è un territorio che diversi marchi e start-up stanno esplorando. L’obiettivo è dare nuova vita alle batterie garantendo notevoli risparmi. Ma al tempo stesso anche la possibilità di potersi emancipare dal monopolio che la Cina detiene nell’estrazione e lavorazione dei minerali e terre rare. Che sappiamo essere fondamentali per il funzionamento delle auto elettriche.

Esistono diversi progetti in Europa portati avanti da start-up alle prese con innovazioni nei processi di recupero di celle ed accumulatori, e così anche negli Stati Uniti. Ma dicevamo della doccia fredda. Uno studio dell’Università di Münster, in Germania, e condotto dal professor Stephan von Delft ha messo in luce i progressi cinesi nel settore del riciclo.

Ecco quando la Cina si emanciperà nel settore del riciclo delle batterie

Progressi tali da portarla alla piena autosufficienza tramite la realizzazione di una compiuta economia circolare prima del resto del pianeta. Lo studio, dal titolo A battery value chain independent of primary raw materials: Towards circularity in China, Europe and the US, prevede Europa e Stati Uniti arriveranno a soddisfare la loro domanda di litio per batterie per auto elettriche tramite il riciclo non prima del 2070. La Cina, a sua volta, raggiungerà questo traguardo entro il 2059.

Per quanto riguarda altri minerali fondamentali per le batterie come il cobalto, la data per la piena autosufficienza per Pechino sarà il 2045. Mentre per l’Europa sarà il 2052 e per gli USA il 2056. Infine, per quanto concerne il nickel se ne parla dal 2046 per la Cina, dal 2058 per l’Europa ed entro il 2064 per gli USA.

“La Cina arriverà ad una economia circolare in anticipo di più di dieci anni rispetto a Europa ed USA”

I risultati mostrano che la Cina realizzerà la piena circolarità più di dieci anni prima dell’Europa e degli Stati Uniti per litio e nichel e sette anni prima per il cobalto”, si legge nello studio. La ricerca inoltre mette in guardia sul fatto che nel prossimo futuro “aumenterà anche la domanda assoluta di materiali per batterie”. E aggiunge: “I risultati suggeriscono inoltre che il riciclo su larga scala delle batterie dei veicoli elettrici esauste avverrà prima in Cina (2035) rispetto agli Stati Uniti e all’Europa (2040). Il che pone sfide importanti per i modelli di business circolari poiché è necessario creare impianti di riciclo su larga scala, resi operativi e sufficientemente utilizzati. È quindi necessario aumentare la capacità di riciclo a livello globale”.

Lo studio ha utilizzato un modello di analisi del flusso dei materiali (Material Flow Analysis) per capire l’andamento della domanda nel futuro. E fornire quindi una valutazione su quanto potranno essere accessibili le materie prime da riciclare. Sono stati coinvolti esperti in settori non solo delle batterie, ma anche dell’industria automobilistica e della ricerca scientifica.

Nello studio si sottolinea quindi come l’adozione sempre più capillare delle auto elettriche potrebbe aiutare ad aumentare il numero di batterie disponibili per essere recuperate. Una sorta di circolo virtuoso che darebbe man forte ad un’economia basata sul riciclo dei materiali. Oltre a soddisfare più in fretta la domanda di materie prime.

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