Roma, 13/05/2024
Roma, 13/05/2024

Missione Artemis 1, Asi e imprese italiane protagoniste del ritorno sulla Luna

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A cinquant’anni dal primo allunaggio di una navicella con esseri umani a bordo, con Artemis 1 torniamo sulla Luna per fare nuove scoperte, imparare a vivere e lavorare oltre i confini del nostro pianeta.

Parte la missione Artemis 1

Sono passati cinquant’anni dalla missione Apollo che ha portato l’uomo per la prima volta sul suolo della Luna. Era il 1969. Oggi, a distanza di diversi decenni, l’umanità prova a ripetere quella storica impresa con la missione Artemis 1 e il lancio della capsula Orion, considerato dalla National Aeronautics and Space Administration (Nasa) il primo passo per il ritorno dell’esplorazione umana del nostro satellite naturale.

C’è anche l’Italia in questo storico ritorno sulla Luna

Orgoglioso che ci sia anche industria e tecnologia italiane a bordo dello Space Launch System – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso a seguito del lancio del razzo Artemis1 – oltre al contributo industriale fondamentale al Modulo di Servizio Europeo per la capsula Orion, l’unico nanosatellite europeo a bordo è di una piccola azienda di Torino. La filiera dello spazio italiana, composta da grandi e piccole aziende, si conferma un’eccellenza mondiale, grazie anche al ruolo di coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana”.

Il decollo del vettore Space Launch System (SLS) dal centro spaziale Kennedy in Florida, negli Stati Uniti, è visto come “L’inizio di una nuova grande collaborazione internazionale che vede ancora una volta l’Italia e l’intera filiera industriale tra i protagonisti, continuando un percorso che ci ha resi nel tempo partner di eccellenza nella sfida dell’esplorazione spaziale”, ha commentato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Giorgio Saccoccia.

Il nostro Paese, infatti, ha contribuito fattivamente al successo di questa prima fase della missione, grazie alla cooperazione tra l’Asi, l’industria italiana e un gran numero di piccole e medie imprese. Nello specifico, a livello di industria, Leonardo e Thales Alenia Space che hanno realizzato alcuni componenti del modulo di servizio europeo (European Service Module) di Orion, prodotti per conto dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Il satellite ‘made in EU’ fatto a Torino

La missione Artemis 1, oltre a testare il nuovo sistema di trasporto Nasa per l’esplorazione della Luna, porta con sé dieci cubesat con uno specifico compito tecnico scientifico. Uno è il cubesat dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Argomoon, unico satellite “made in EU” realizzato dalla torinese Argotec, che produrrà immagini del secondo stadio del lanciatore.

Circa due ore dopo il lancio, la capsula Orion si è separata dal secondo stadio del lanciatore. Quest’ultimo, chiamato ICPS, ha iniziato a liberare i piccoli satelliti in 3 diverse fasi, dette bus stop. Tra i primi, c’è stato proprio l’italiano Argomoon, incaricato di produrre immagini dettagliate dell’Icps e poi della Luna e della Terra.

Una volta in orbita, a 450 km dalla Terra, Orion consentirà gli ingegneri da remoto di testare tutti gli strumenti e i sistemi a bordo. Questo per una settimana circa, poi la navicella, che è stata progettata per ospitare esseri umani per quasi un mese, inizierà le manovre di rientro. Fase questa a cui Nasa, Esa e Asi guardano con molta attenzione, soprattutto perché un giorno, molto presto, ci saranno degli esseri umani all’interno.

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