La norvegese Zeabuz presenta lo Zeam, un traghetto elettrico a guida autonoma che debutterà questa estate in Svezia, per collegare due isole di Stoccolma. E che forse vedremo sulla Senna in occasione delle Olimpiadi 2024
In quel della Svezia, precisamente a Stoccolma, questa estate vedremo il primo traghetto elettrico a guida autonoma al mondo. Un progetto avveniristico con tecnologie, quelle della guida senza necessità di intervento umano o quasi, che stanno prendendo piede nel settore automobilistico, con qualche primo approccio anche in quello navale, in particolare nei mercantili – nella vicina Norvegia è stata varata lo scorso anno la Yara Birkeland, nave elettrica a guida autonoma del Gruppo Vard, controllata di Fincantieri, e attualmente in fase di ulteriori test.
Lo Zeam di Zeabuz: le caratteristiche e la prima tratta
A proporre il traghetto ci ha pensato la norvegese Zeabuz, spin off del Centro di ricerca per operazioni e sistemi marini autonomi presso l’Università di Scienza e Tecnologia di Trondheim, che ha costruito i primi prototipi. Il mezzo si chiama Zeam, costruito dalla compagnia specializzata in traghetti in fibra di carbonio Brødrene Aa e sotto la gestione della compagnia di navigazione Torghatten.
Il natante multiscafo è lungo circa 12 metri e può far salire a bordo sino a 24 passeggeri che potranno viaggiare lungo la tratta delle isole di Stoccolma Kungsholmen – Södermalm. Pochi minuti di viaggio che saranno operativi da giugno. Il trasporto opererà ogni 15 minuti per un massimo di 15 ore al giorno.
Lo Zeam in questo modo risolverà i problemi di congestione del traffico ed ovviamente delle emissioni, grazie al motore elettrico alimentato da un pacco batterie Zem da 188 kWh e dai panelli solari installati sul tetto del traghetto.
La tecnologia autonoma a bordo dello Zeam
Ma ciò che distingue ulteriormente lo Zeam è il sistema di crociera autonoma. La tecnologia in questione sfrutta radar e LiDAR per tracciare il percorso, infrarossi e telecamere per individuare oggetti sull’acqua, sensori ad ultrasuoni per le manovre di attracco automatico, ed ovviamente l’intelligenza artificiale che sfrutta i dati raccolti e guida il traghetto. Pur essendo un sistema definito da Torghatten come sicuro grazie ai test effettuati, per premura nei primi viaggi sarà presente comunque un capitano di bordo.
Il progetto ha raccolto interesse anche fuori dai confini scandinavi. Pare infatti che da Parigi stiano valutando la possibilità di usare un traghetto simile sulla Senna durante le Olimpiadi del prossimo anno.
Immagine di Copertina: Zeabuz