Roma, 04/10/2024
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Auto elettriche ed autonome: il caso della California e le tendenze in atto negli Stati Uniti

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Prende sempre più piede la mobilità alternativa in California, considerato l’avanzare delle auto elettriche aiutato anche dal bando alla vendita di auto con motori tradizionali stabilito dallo Stato e che entrerà in vigore dal 2035. Ci sono novità anche per i mezzi pesanti e i treni, e intanto prosegue la marcia della guida autonoma: il caso di Cruise e i primi robotaxi attivi a San Francisco

La California sta diventando sempre di più il laboratorio della mobilità del domani tra auto elettriche, bandi ai motori termici e sviluppo della guida autonoma. Dal 2035 infatti la vendita di vetture dotate di propulsione alimentata a benzina e a diesel sarà vietata. Poco importa se lo scorso anno gli elettori californiani avevano bocciato la cosiddetta Proposition 30 che prevedeva l’applicazione di una tassa (pari all’1,75%) a coloro che dichiaravano un reddito superiore ai 2 milioni di dollari (43.000 individui su un totale di 39 milioni di californiani), per utilizzarne una larga parte per finanziare incentivi per l’acquisto di auto elettriche e infrastrutture di ricarica. Una misura osteggiata anche dallo stesso governatore, il democratico Gavin Newsom, pur essendo molto favorevole alla transizione verso la mobilità a zero emissioni.

Al di là di questo aneddoto (che illustra la mentalità americana contraria ad una autorità governativa che preleva i soldi dei contribuenti per cercare di fare l’imprenditrice e dirigere l’economia, spesso con risultati pessimi), in California la direzione per la svolta tecnologica ed ambientale applicata ai trasporti è tracciata.

Il bando alla vendita di auto tradizionali emesso in California: le tappe

Dicevamo del bando del 2035, stessa data di quello UE e applicato in uno Stato popoloso e che pullula di veicoli, oltre a dover fare i conti con gli incendi che, tra gli altri danni, aumentano le emissioni di gas a effetto serra. Solo i roghi del 2020, per dire, hanno prodotto all’incirca 127 milioni di tonnellate di anidride carbonica finiti nell’atmosfera, stando ai dati università di Chicago e Ucla di Los Angeles.

La legge introdotta lo scorso anno prevede diversi traguardi, a partire dal 2026 in cui le case automobilistiche che producono e distribuiscono nello Stato saranno chiamate a mettere sul mercato mezzi meno inquinanti. In quella data sul totale delle nuove auto vendute il 35% dovrà essere a zero emissioni (possibile che nei primi anni saranno ancora accettate le ibride all’interno del computo). La quota salirà al 51% nel 2028, al 68% nel 2030 e quindi il bando totale dei motori termici nel 2035. Il tutto dovrebbe essere aiutato dall’ambiziosa legge del 2022 dell’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden, che tra le altre cose prevede incentivi per l’acquisto di auto elettriche ed anche per i costruttori affinché producano in loco batterie, componenti e vetture per la mobilità sostenibile.

Non solo auto elettriche: le misure per i camion e i treni

Sono state previste inoltre delle misure anche per mezzi pesanti come camion ed autocarri. Questo tramite dei regolamenti approvati dal CARB (California Air Resources Board): il primo, dal titolo Advanced Clean Fleets, stabilisce come data ultima per la vendita di autocarri, camion e semirimorchi diesel il 2036. A partire dal 2040 verrà imposto a questi mezzi immatricolati sia medi che pesanti, sempre nel territorio della California, una natura ad emissioni zero per poter circolare. Non solo: già entro il 2024 i camion adibiti al trasporto merci nelle tratte che vanno dai porti ai centri di distribuzione dovranno essere necessariamente e totalmente elettrici.

Tutte queste disposizioni varranno per operatori di flotte private ed anche dei servizi pubblici. Il CARB stima quindi dei risparmi legati all’abbattimento dei costi sociali per l’inquinamento pari a 26,5 miliardi di dollari, mentre i proprietari delle flotte salveranno nelle loro tasche all’incirca 48 miliardi entro il 2050 grazie ai risparmi sui costi operativi.

Inoltre, in California si sta agendo anche sui treni per rendere anch’essi più sostenibili, pur essendo in teoria i veicoli meno impattanti nel panorama dei trasporti. Il CARB non è però dello stesso avviso: secondo i suoi dati ogni treno nello Stato produce una tale quantità di emissioni nocive da eguagliare ben 400 autocarri pesanti. Da qui, tramite l’In-Use Locomotive Regulation, si prevede che i mezzi su rotaia che operano in California dovranno produrre emissioni pari a zero entro il 2030, o dopo quest’anno.

Su questo punto però si è messa di traverso l’Association of American Railroads, che rappresenta gli interessi delle ferrovie merci statunitensi (all’interno ci sono anche realtà di primo piano come Amtrak). L’AAR ha criticato in particolare l’incertezza di piano che dovrebbe portare alle zero emissioni e che non tiene conto della realtà complessa del mondo ferroviario.

Il fronte della guida autonoma e il caso di Cruise

Un altro fronte innovativo su cui la California sta scommettendo è la guida autonoma. In precedenza avevamo parlato del fatto che il Dipartimento della Motorizzazione aveva praticamente autorizzato in strade selezionate i test per questo tipo di tecnologia, e intanto qualche start-up ha fatto il passo successivo per far circolare le proprie auto senza conducente sulle strade.

È il caso di Cruise, che può contare anche sul supporto di General Motors e che l’anno scorso ha seguito Waymo nell’offerta di corse commerciali su veicoli non condotti da essere umano. Stando all’annuncio dell’amministratore delegato Kyle Vogt su Twitter (che ha “atteso 10 anni per questo momento”), la società potrà mettere in servizio i suoi robotaxi autonomi, tutti i giorni e a tutte le ore. Questo grazie al nulla osta emesso dalla California Public Utilities Commission, visto che in precedenza si potevano fare solo corse notturne.

Il servizio sarà disponibile a San Francisco, oltre che nelle città di Austin e Phoenix. Le auto avranno sistemi che si vedranno nella vettura autonoma Origin, senza comandi dello sterzo e pedali, che la stessa Cruise sta per lanciare (previ test che secondo The Verge partiranno quest’anno ad Austin).

Un futuro con sempre meno auto private negli USA

Ciò rappresenta anche il sintomo di una tendenza che, secondo McKinsey, vedrà negli USA lo sviluppo sempre più impetuoso della mobilità condivisa. Il che significa una flessione delle auto private negli Stati Uniti, con una previsione di -30% entro il 2035 rispetto ai livelli di un ventennio prima.

Nella sola Los Angeles da quota 89% di vetture private nel mercato della mobilità del 2022 si potrebbe arrivare al 51% entro il 2035. Tutto questo grazie al progresso della mobilità avanzata e delle politiche che incoraggiano modalità di trasporto alternative (e non dimentichiamoci degli sviluppi dei taxi aerei e dei progetti di vertiporti nelle città) per rendere il traffico più scorrevole ed abbattere le soglie di inquinamento.

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