Roma, 14/05/2024
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I cinque nuovi mercati dei software per auto

11mercati dei software per auto

Il mondo della mobilità sostenibile è in costante cambiamento. Per questo motivo non c’è da stupirsi se il settore dei veicoli si sviluppa costantemente in direzioni sempre diverse. Oggi è il caso dei nuovi mercati dei software per auto, dimostrazione di quanto le auto stiano diventando sempre più ‘smart’

Cinque. È questo il numero di mercati dei software per auto che possiamo aspettarci per il futuro. Non soltanto i ‘tradizionali’ due, di cui avevamo già parlato, ma anche altri tre segmenti di cui tenere conto quando si parla di trasformazione digitale delle vetture.

I due mercati attuali e quelli in creazione

Oggi i mercati presenti nell’ambito sono quello dei software di bordo e quello degli strumenti software. Si tratta di contesti business-to-business, in cui sostanzialmente il guadagno arriva attraverso la vendita dei veicoli.

Si tratta, però, di un contesto in cui i produttori di auto devono affidarsi ad aziende terze per la produzione della propria integrazione digitale, non possono aggiornare i propri sistemi, forniscono poco valore all’utente finale e possono guadagnare attraverso un solo canale. Un sistema poco sostenibile in un contesto in cui gli acquirenti hanno aspettative sempre più alte.

Oggi altri tre mercati si stanno formando: sono quelli che includono gli app store di bordo, i servizi connessi intorno ai veicoli e gli ecosistemi di flotte di veicoli.

App store di bordo: l’auto come lo smartphone

Gli app store di bordo venderanno funzionalità nuove o aggiornate ai clienti al di fuori della vendita del veicolo. Questo arricchirà le fonti di guadagno possibili per le imprese produttrici per i software interni al veicolo, replicando il successo dei negozi di applicazioni presenti sugli smartphone.

Finora questo tipo di attività è stato limitato ai sistemi di infotainment (ad eccezione di Tesla). Ad esempio, gli aggiornamenti del software non saranno utilizzati per installare un’applicazione di tendenza per i social media in un veicolo, ma per fornire funzionalità aggiuntive rispetto a quelle date da uno smartphone. Questa tendenza introdurrà un mercato business-to-consumer per il software gestito dalle aziende produttrici.

Connessioni del veicolo con l’esterno

Assicurazione pay-per-use (si paga sulla base dell’utilizzo del veicolo), servizi di consegna al bagagliaio e collegamento del veicolo alla gestione dell’energia domestica per controllare la ricarica. Sono solo alcuni dei contesti in cui si potranno utilizzare le connessioni del veicolo con l’esterno, che costituiscono un altro di mercati dei software per auto.

Si tratta di un nuovo ambito per inserirsi nel cui le case automobilistiche dovranno stipulare degli accordi con partner che possano garantire la creazione di un vero e proprio ecosistema di servizi interconnessi e digitali. Quest’ultimo aspetto è fondamentale per la riuscita di questa sezione di mercato, perché senza le collaborazioni necessarie per usarli non c’è ragione di creare servizi.

Gestione e monetizzazione dei dati delle flotte di veicoli

Il terzo nuovo mercato è incentrato sulla gestione delle flotte di veicoli e sulla monetizzazione dei dati delle flotte. Si tratta di qualcosa che è estremamente interessante nel settore commerciale, in quanto può avere un impatto finanziario significativo sulle società di autonoleggio e sui servizi di consegna. Ad esempio, a livello di software questo significa manutenzione predittiva, routing della flotta e raccolta di dati sulle condizioni stradali (come per i sistemi di Autostrade per l’Italia).

Anche in questo caso, per affrontare questo mercato, gli operatori dovranno rivolgersi a clienti diversi con nuovi modelli di business. Il mercato, comunque, in questo caso prevede un rapporto business-to-business, ma le case produttrici di auto non saranno necessariamente la parte dominante.

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