Roma, 01/05/2024
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Dalla Cina arriva una nuova auto elettrica economica: e in Europa? I modelli più economici e gli incentivi italiani

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La Cina continua a sfornare auto elettriche a prezzi economici, mentre in Europa qualcosa si sta muovendo (ma non agli stessi costi per chi acquista). E in Italia è partita una nuova tornata di incentivi per acquistare vetture EV

Un problema annoso legato alle auto elettriche riguarda il loro prezzo, con una vulgata che generalmente considera quest’ultimo eccessivo: i consumatori tentennano credendo che una vettura EV costi uno sproposito rispetto ad un modello tradizionale a benzina, senza contare gli aggravi di manutenzione (ricarica e così via).

In realtà, come abbiamo visto su queste pagine spesso parliamo di pregiudizi, e fortunatamente la ricerca e lo sviluppo stanno andando avanti di pari passo con l’evolversi del mercato e della concorrenza, garantendo così come risultato tecnologie più efficaci ed efficienti, alla portata di tutti e con costi più approcciabili di quanto si possa pensare.

La Baw Jiabao, la piccola vettura elettrica a prezzi abbordabili

Il mercato dicevamo: chi da questo punto di vista è alquanto arrembante è la Cina, nell’attesa che l’Occidente faccia fruttare le sue risposte colpo su colpo davanti all’aggressiva velocità del Dragone (che tiene anche il coltello per il manico per quanto riguarda materie prime e catena di approvvigionamento).

Nel Paese asiatico è stata lanciata una city car che si distingue per il prezzo, circa 6 400 euro (sino ad un massimo di 8 400, a seconda degli allestimenti e specifiche): parliamo della Baw Jiabao, una vettura dalle dimensioni molto contenute (3,53 m di lunghezza, 1,49 di larghezza e 1,60 di altezza, ed un passo di 227 cm) e che monta un motore elettrico da 25 kW, pari a 33 cv, e 100 Nm di coppia, alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio da 10,88 kWh, che salgono a 15,12 kWh nella versione superiore. L’autonomia quindi può andare dai 122 ai 172 km (ma bisogna dire che l’unica ricarica supportata è quella lenta tramite corrente alternata, che richiede circa 7 ore).

Non certo un’auto al culmine delle prestazioni e della capacità, ma comunque una porta d’ingresso (magari per i neopatentati) nella mobilità a zero emissioni. La city car è una nuova creazione della Beijing Automobile Works (da qui l’acronimo Baw), già parte della Beijing Auto Industry Corporation, prima di separarsene: lo scorso anno infatti fu lanciata la Yuanbao, altra minicar compatta ed economica (all’incirca 4 700 euro) studiata per una platea di guidatrici.

Le auto di Baw rispondono a loro volta alla concorrenza interna della Wuling HongGuang Mini EV, elettrica frutto della collaborazione tra General Motors, Saic e Liuzhou Wuling Motors e che in Cina ha insidiato nella vendita anche la Tesla Model 3, principalmente per la sua economicità almeno in patria (dai 3500 ai 5000 euro, che diventano però circa 10 000 nel mercato europeo, in primis quello lituano dove viene prodotta la versione per i nostri mercati).

Qual è l’auto elettrica più economica in Europa

Quindi, la Cina sta facendo passi avanti nel democratizzare l’elettrico (passateci l’espressione). E da noi? Anzitutto, stando ai prezzi di listino l’auto EV più economica allo stato attuale è la Dacia Spring, city car dotata di uno stile crossover e di un motore elettrico che eroga 45 CV con coppia da 125 Nm, velocità massima pari a 125 km/h, batteria da 27,4 kWh ed autonomia di 225 km. Il prezzo di partenza è di 21 450 euro.

Nella lista dei modelli di EV più economici c’è anche l’italiana Fiat 500, con un prezzo di listino pari a 29.950 euro e che sta andando bene nelle vendite anche in Europa: la vettura monta un motore elettrico da 95 cv con batteria da 23,8 kWh, ed autonomia dichiarata di 180 km (ma esistono anche versioni superiori).

Incentivi 2023: come funzionano e quanto viene erogato

In tutto ciò però va specificato che dallo scorso 10 gennaio sono ripartiti gli incentivi statali per l’acquisto anche di un’auto elettrica: per la precisione, sono a disposizione dell’acquirente 3000 euro di contributo senza rottamazione, che salgono a 5000 se il guidatore rottama una vettura tra Euro 0 ed Euro 4 e non si superi un prezzo di listino pari a 42.700 euro Iva incluso nell’acquisto dell’elettrica.

Lo Stato inoltre ha stanziato 40 milioni di euro per l’installazione di colonnine di ricarica domestiche e condominiali, per il 2023. Per accedere agli incentivi 2023 bisogna sottoscrivere il contratto d’acquisto della nuova auto tra il primo gennaio ed il 31 dicembre di quest’anno, esaurimento dei fondi permettendo, con il concessionario o rivenditore che provvederà poi ad espletare le pratiche. L’acquirente, al tempo stesso, si impegna a non rivendere la nuova auto nei 12 mesi dall’acquisto.

Immagine di copertina: Baw

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