Roma, 13/05/2024
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Da Londra a New York in 90 minuti. Ecco il progetto NASA di aereo supersonico

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La NASA sta sviluppando un aereo supersonico capace di coprire la tratta transoceanica Londra-New York in in un’ora e mezza. Il jet potrebbe toccare punte di Mach 4, e intanto partono i contratti con le aziende che contribuiranno al progetto

Un’ora e mezza per volare da New York a Londra. Il tempo di una partita di calcio e si potrebbe trasvolare l’Atlantico dall’Europa agli Stati Uniti: è quanto promette il jet sperimentale su cui sta lavorando la NASA.

L’aero supersonico della NASA che potrebbe superare i 5.000 km/h

L’agenzia spaziale americana è impegnata nello sviluppo di un velivolo simile al Concorde, che potrebbe sfondare una velocità di quasi 5.000 km/h. Siamo quindi nella fascia che va dal Mach 2 al Mach 4, ovvero i voli supersonici, ad oltre il doppio della velocità di un normale aereo di linea di grandi dimensioni che non supera il Mach 1 (poco più di 950 km/h).

Il progetto ispirato dall’X-59, aero supersonico quasi silenzioso

Parliamo ovviamente di un prototipo della NASA, che comunque lavora a testa bassa nel mondo delle innovazioni della mobilità aerea e dei velivoli che superano la velocità del suono. L’aereo che punta a coprire la tratta New York-Londra quattro volte più velocemente alle tempistiche attuali si ispira infatti all’X-59, modello supersonico che ambisce a superare un problema tipico di questa tipologia di velivoli.

Parliamo del boom sonico, e quindi dell’inquinamento acustico emesso da un mezzo capace di sfondare la barriera del suono. Per la cronaca, uno dei motivi che fecero sparire dalla circolazione il Concorde. Ma l’X-59, che vola ad una velocità di Mach 1.4, sfrutterà la tecnologia sonica silenziosa messa a punto dalla NASA all’interno del programma QueSST.

Non è inoltre un caso che i progetti sonici riguardino voli transcontinentali. Diverse nazioni tra cui gli Stati Uniti, al momento, vietano l’uso di questa tecnologia nei cieli sopra la terraferma. Ecco perché la NASA si sta concentrando su delle rotte tra il Nord Atlantico ed il Pacifico. Ad oggi sono state individuate cinquanta tratte transoceaniche.

Il jet supersonico NASA più veloce del Concorde e del SR-71 Blackbird

Per quanto riguarda invece il prototipo che potrebbe spingersi sino a Mach 4, quest’ultimo sarà sino a due volte più veloce del fu Concorde, che si attestava sul Mach 2 (circa 2.170 km/h). Ma non solo, potrebbe superare anche i valori espressi dallo storico aereo spia SR-71 Blackbird, che non andava oltre il Mach 3.2.

Il progetto del jet supersonico sarà quindi portato avanti dalla NASA con due contratti della durata biennale (12 mesi ciascuno, per la precisione) stipulati con aziende del settore aerospaziale, all’interno del programma Advanced Air Vehicles. Due gruppi che si impegneranno a dare il loro contributo alla progettazione del velivolo, dai materiali necessari al sistema propulsivo passando per la gestione termica, in modo da realizzare un jet che possa volare a Mach 4.

Le azienda coinvolte nel progetto NASA

Nel dettaglio, il primo contratto vedrà come capocordata Boeing. Al al proprio fianco avrà realtà come Rolls-Royce North American Technologies, GE Aerospace,  Exosonic e Georgia Tech Aerospace Systems Design Laboratory. Nel secondo invece nella posizione di leader ci sarà Northrop Grumman Aeronautics Systems. Anche qui avremo Rolls-Royce NAT, assieme ad aziende come Boom Supersonic, impegnata a sua volta nello sviluppo dell’Overture, velivolo supersonico da Mach 1.7 (quindi oltre i 2.000 km/h) dotato di motore turbofan con rapporto di diluizione media, studiato per ridurre il rumore.

Mary Jo Long-Davis, manager dell’Hypersonic Technology Project della NASA, ha spiegato: “Sarà importante avere a disposizione i prototipi di progettazione e le roadmap tecnologiche frutto del lavoro di queste aziende. Siamo inoltre consapevoli tutti quanti della necessità di tener conto di aspetti come sicurezza, efficienza, risvolti economici e sociali. È importante innovare in modo responsabile per restituire vantaggi ai viaggiatori e non danneggiare l’ambiente”.

Immagine di Copertina: NASA / Boeing

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