Roma, 05/12/2024
Roma, 05/12/2024

Archer e Stellantis presentano il taxi volante Midnight

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Un aerotaxi che potrebbe essere il primo passo nella rivoluzione della mobilità urbana ed interurbana sostenibile. L’Archer Midnight, frutto della collaborazione con Stellantis, si prepara a volare sopra il cielo di Manhattan dal 2025

Le frontiere della mobilità sostenibile si stanno aprendo anche all’aria dopo la conquista delle strade, sia asfalti che sterrati, e i primi passi nei mari con le prime imbarcazioni a zero emissioni. Le vie aeree sono anch’esse un territorio pionieristico, ma è indicativo il fatto che grandi case automobilistiche stiano collaborando con start-up per sviluppare progetti di mobilità aviotrasportata per la vita di tutti i giorni, e con motorizzazioni elettriche.

Il Midnight frutto della collaborazione tra Stellantis ed Archer

Una delle aziende impegnate in questo settore è Archer Aviation, specializzata in eVTOL (appunto, i velivoli che si librano in volo ed atterrano verticalmente, a zero emissioni, dotati di batterie ed eliche controllate da remoto come i droni, ma che possono trasportare un numero limitato di passeggeri) e con sede a San Jose, in California.

Il prototipo, sviluppato dalla start-up da 500 dipendenti in collaborazione con il gruppo Stellantis, è il Midnight che accoglierebbe quattro persone a bordo. Il veicolo sarà presentato presso il padiglione 5 dell’aeroporto Le Bourget durante il 54esimo Paris Air Show che si terrà dal 19 al 25 giugno.

Stellantis si è occupata del finanziamento del progetto e della fornitura del know-how necessario, mentre Archer ha sviluppato e progettato il Midnight, oltre a incaricarsi del processo di certificazione e della commercializzazione.

Le caratteristiche dell’Archer Midnight

L’obiettivo è quello di coprire la tratta dal centro di Manhattan al Liberty International Airport del New Jersey, in dieci minuti di volo per un costo a passeggero di 100 euro, entro il 2025, a seconda di come procederanno i test e delle autorizzazioni governative.

L’Archer Midnight è dotato di sei eliche puntate in alto nella parte anteriore e sei in quelle posteriori, che consentono il decollo e l’atterraggio verticale: ha l’aspetto di un drone dal design sofisticato, con apertura alare di circa 14 metri, mentre la crociera è possibile dalla rotazione delle eliche che consentono gli spostamenti in avanti. L’autonomia dovrebbe arrivare a coprire 160 km, mentre la velocità espressa dall’Archer è di 240 km/h. Il peso è di circa 2.900 kg, con una portata massima di 450 kg circa ed una autonomia di 160 km.

Un aerotaxi quindi che potrebbe essere il primo passo nella rivoluzione della mobilità urbana ed interurbana, ovviamente sostenibile, grazie all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica degli aerei convenzionali, oltre a stravolgere le abitudini negli spostamenti giornalieri delle persone.

Come ha spiegato l’amministratore delegato Adam Goldstein, “Nel tempo, man mano che aumentiamo la mobilità aerea urbana e ci sono sempre più velivoli di questo genere, possiamo avere un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni. Sono convinto che saremo parte della soluzione”.

I finanziamenti per il progetto di Archer

Ovviamente bisognerà però superare una serie di ostacoli, in particolare dal punto di vista normativo, ed investire molto in ricerca e sviluppo per non fare la fine di realtà come Elevate, divisione di Uber poi ceduta a Joby Aviation, o di Kittyhawk, che ha invece proprio chiuso i battenti. Archer non vuole farsi trovare impreparata, contando sui 900 milioni di dollari raccolti in tempi non sospetti, anche se ha dovuto fronteggiare un calo del 73% del prezzo delle sue azioni da quando la start-up ha debuttato in borsa nel 2021.

Ma Archer prosegue indefessa, puntando all’omologazione dei velivoli nel 2024 e ai primi voli nel 2025, e siglando collaborazioni con United Airlines, che ha già ordinato 200 Midnight. “Sarà una rivoluzione per i trasferimenti in aeroporto per chi vive a San Francisco, a New York, a Chicago o a Los Angeles. Faremo in modo di essere la prima grande compagnia aerea a rendere questo possibile per i nostri clienti”, ha illustrato Mike Leskinen, presidente della United Airlines Venture.

La crescita del mercato degli eVTOL

Secondo un recente rapporto della società di ricerca Berg Insight è possibile che gli eVTOL possano essere venduti in 20 000 unità nei primi cinque anni del prossimo decennio, salendo a 60 000 nel quinquennio successivo, sino a raggiungere 150 000 velivoli venduti entro il 2050, a patto che ci sia una liberalizzazione delle normative relative allo spazio aereo e ci fossero progressi sostanziali nello sviluppo tecnologico.

Gli eVTOL sono il passo successivo dei droni che – dai giocattoli alle consegne a domicilio (che abbiamo visto con i progetti sperimentali di Amazon e Alphabet), sino agli usi più seri come il trasporto dei missili nell’attuale conflitto in Ucraina – sono diventati parte della nostra quotidianità.

“Non vogliamo il taxi volante più veloce, ma un modello che possa arrivare sul mercato”

Il trasporto degli esseri umani ovviamente richiede un lavoro di omologazione molto scrupoloso: Archer nel frattempo si sta concentrando solo sulle tratte da e per gli aeroporti e gli eliporti, con la collaborazione di partner come Garmin, per il software della cabina di pilotaggio, e Molic, per le celle di batterie agli ioni di litio. Si aggiunge il lavoro di ingegneri provenienti da Tesla, Apple e compagnie aeree.

Il tutto per rendere più sicuri ed efficienti questi velivoli, magari puntando anche sul pilotaggio autonomo, che rimane per ora una chimera, visto anche il declino di questa futuribile tecnologia nella mobilità stradale dopo gli iniziali entusiasmi. “Non stiamo cercando di costruire il veicolo volante più veloce. Stiamo cercando di costruire un veicolo che possa arrivare sul mercato”, ha precisato Goldstein.

Archer è arrivata al Midnight anche grazie al lavoro con il Maker, velivolo di prova a due posti che a Salinas, in California, ha dimostrato recentemente di poter compiere la transizione dal decollo verticale al volo orizzontale davanti ad un pubblico di giornalisti e di addetti ai lavori dell’industria aeronautica. Goldstein ritiene che ci sarà in futuro una domanda sufficiente, se non eccipiente, rispetto all’offerta, anche grazie al costo della tratta pari a 100 dollari e l’aumento di punti di raccolta in altre aree.

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