Roma, 14/05/2024
Roma, 14/05/2024

Mobilità elettrica. I risultati dell’anno e le previsioni al 2050 di Bloomberg

11Punto di ricarica per veicoli elettrici e auto parcheggiata

Pubblicato il report Electric Vehicle Outlook di quest’anno in cui emergono i vari fattori dell’elettrificazione e non solo. I numeri, il ruolo delle rinnovabili e della filiera, tra infrastrutture e materie prime

Abbiamo raccontato degli sviluppi del mese di maggio 2023 per l’Italia, che si attesta ad una quota di mercato di veicoli elettrici che, seppur in crescita rispetto all’anno scorso, rimane lontana da quella di altri Paesi europei, fermandosi al 3,8%. Ma cosa succede per la mobilità elettrica nel mondo? Appena pubblicato il resoconto annuale di BloombergNEF che offre una fotografia del processo di elettrificazione e non solo.

L’Electric Vehicle Outlook (EVO) 2023 analizza infatti anche come altri fattori: come la mobilità condivisa e la guida autonoma modificheranno le abitudini di spostamento delle persone e quali effetti avranno sui mercati automotive, del petrolio, dell’elettricità, delle infrastrutture e delle batterie, oltre ai livelli di emissioni di CO2.

La mobilità elettrica cresce in tutto il mondo

Le vendite di veicoli elettrici sono aumentate di più del 60% nel 2022 a livello globale, con le vendite di termiche invece a rilento. Questo grazie al sostegno delle politiche incentivanti e gli sviluppi di infrastrutture e tecnologie utilizzate per i pacchi batteria. Crescite esponenziali in India e nel Sud-est asiatico e pari al +17% in Europa.

La Cina domina ancora il mercato globale di veicoli elettrici, coprendo nel 2022 6 milioni (su circa 11 nel mondo) di EV venduti.

È interessante notare che i segmenti con le quote di vendita di EV maggiori sono quelli del trasporto pubblico, con le flotte di autobus che toccano il 38% di quota di mercato (666.479 unità), e dei mezzi a due e tre ruote, che registrano il 49% di vendite elettriche (pari a 292.423.403 unità). Seguono le auto private ed i mezzi pesanti (furgoni e camion) rispettivamente con il 14% ed il 3% di nuove vendite di veicoli elettrici. Sono proprio questi mezzi nello specifico ad essere oggetto delle disposizioni UE sul bando alla vendita di motori termici dal 2035.

Autonomia e modelli di veicoli elettrici

Fino a cinque anni fa, la rosa di veicoli elettrici a disposizione era limitata: si contavano solamente 9 opzioni di mezzi elettrici con almeno 400 km di autonomia nel mondo. Questo numero è salito a 200 nel 2022 pur, chiaramente, a diversa velocità nelle varie regioni del mondo. Sia Cina che Europa sono partite nel 2018 con sei trim, o set di elementi che compongono un modello di auto, fino ad arrivare a 141 per il Dragone e 61 per il vecchio continente ad oggi.

Le case automobilistiche stanno affrontando in modo diverso i vari fattori che compongono la transizione all’elettrico. BloombergNEF parla anche di costi e offre l’esempio delle BMW e Mercedes-Benz vendute in Nord America ed in Europa: costano, secondo i dati, ancora il 30% in più delle omologhe a combustione interna.

Una tendenza che però sta per cambiare, con alcuni esperti che indicano una parità di prezzo già prima della fine del decennio per quanto riguarda le auto di piccole e medie dimensioni.

Batterie e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici

Si prospetta un picco nella domanda di combustibili per il trasporto su strada tra quattro anni, con una pressione sulle materie prime che ha causato anche un aumento del prezzo delle batterie agli ioni di litio nel 2022, per la prima volta. Insieme a nickel e cobalto, il litio potrebbe diventare un elemento a rischio nella filiera della mobilità elettrica se non spuntano altri giacimenti e non ci si affida a maggiori investimenti come quelli che stiamo vedendo nella realizzazione di gigafactory.

Il ruolo dell’idrogeno nella decarbonizzazione, sottolinea lo studio, è ancora difficile da garantire a causa degli elevati costi – e il mercato lo conferma, con il numero di veicoli elettrici alimentati a idrogeno fermi a 16.000 unità vendute a livello globale nel 2022.

Per arrivare al Net Zero – che richiederà un aumento esponenziale di 22 volte nella domanda annuale di litio nel periodo 2022-2050 – saranno necessari investimenti anche nelle infrastrutture di ricarica che si stima raggiungeranno le 3 migliaia di miliardi di dollari nel 2050. E sarà il raggiungimento dell’”ultimo miglio”, l’ultimo 10% e 20% del mercato, il compito più difficile.

Il sostegno alle infrastrutture di ricarica deve essere significativamente ampliato, e comprendere zone remote e poco servite. Fitte reti di punti di ricarica pubblici permetteranno di ridurre le aspettative di autonomia dei clienti, il che a sua volta ridurrà la pressione di mercato sugli approvvigionamenti di materie prime critiche per le batterie” spiega lo studio.

Aumenta la quota rinnovabile nell’elettrico

Per contrastare i livelli di emissioni in crescita e far sì che la scelta elettrica possa realizzarsi come sostenibile, occorrerà anche generare energia a zero emissioni: la quota di rinnovabili (solare e eolico) e di energia proveniente dall’idroelettrico o dal nucleare nell’elettricità prodotta ha raggiunto il 40% l’anno scorso. Le attese sono che questo numero arrivi all’80% entro il 2050.

In conclusione, le stime attendono un picco nei livelli di emissioni causate dal trasporto su strada per il 2029 e, per metà secolo, più di tre quarti di veicoli saranno elettrici ed accompagneranno la quota di oltre quattro terzi di energia a emissioni zero.

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