Roma, 05/12/2024
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Nissan annuncia: le auto elettriche prodotte in Cina verranno vendute nel resto del mondo

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Nissan ha annunciato che venderà auto prodotte in Cina per il mercato globale. Inoltre collaborerà con università locali per lo sviluppo dell’innovazione legato a questo tipo di veicoli. Le mosse del marchio giapponese dopo la flessione delle vendite nel gigante asiatico

Tra le compagnie automobilistiche prese un po’ di sorpresa dall’avanzata dell’industria delle vetture elettriche cinesi c’è anche Nissan.

Nissan e la flessione delle vendite di auto in Cina

La multinazionale giapponese ha visto una flessione del 34% nelle vendite delle proprie auto nel mercato del Dragone nel periodo aprile-settembre 2023, rispetto allo stesso semestre dell’anno prima. Per la precisione, a giugno c’è stato un calo del 28%, seguita dalla flessione del 33,6% a luglio e del 28,9% ad agosto. Le vendite in Cina sono state quindi riviste del -23% su base annua.

Ma questo non ha fatto desistere il marchio, che intende invece rilanciarsi nel Paese asiatico. Dove tra l’altro i numeri dicono che questa nazione rappresenta il 32% delle vendite globali della multinazionale giapponese nel 2022.

La collaborazione di Nissan con le università della Cina

Nissan ha perciò avviato innanzitutto la collaborazione con l’Università di Tsinghua per una ricerca congiunta, con l’obiettivo di fare passi avanti nella sostenibilità del settore automobilistico e nella sensibilizzazione, ad esempio sul riciclo delle batterie. Inoltre verrà studiata la possibilità di raggiungere il pregiato target commerciale della Generazione Z, ovvero i nati tra il 1995 e il 2009. I veicoli elettrici infatti potrebbero interessare maggiormente questo settore dei consumatori, più sensibile alle tematiche ambientali e del progresso.

Il lancio di dieci modelli elettrici da vendere globalmente

Oltre a questo, Nissan ha in programma la creazione e lo sviluppo di quattro vetture elettriche a proprio marchio per il mercato di Pechino entro il 2026. Sempre entro questa data, arriveranno altre sei BEV, però in questo caso sviluppate con la collaborazione di marchi cinesi. Il primo modello dovrebbe essere già disponibile per il mercato, se tutto va bene, entro la seconda metà del 2024.

Quindi Nissan da una parte lavora a testa bassa con i centri accademici cinesi per potenziare la ricerca e lo sviluppo, ottenendo anche prezioso capitale umano. Dall’altra anche la produzione di veicoli elettrici in Cina, sia quelli già esistenti nel proprio catalogo che quelli futuri, da esportare e vendere nel resto del pianeta.

I marchi automobilistici e il rapporto con la Cina

Un po’ come altri marchi che stanno collaborando con realtà di Pechino, dopo aver capito l’antifona. La Cina infatti al momento è un concorrente in ascesa nel settore automobilistico, forte dei suoi asset in termini di innovazione e anche di sostegno statale (cosa che ha allertato le istituzioni UE), e di conseguenza meglio farseli amici che nemici. Ecco quindi le collaborazioni o le acquisizioni di gruppi come Volskwagen o Stellantis, che puntano ai marchi cinesi in ascesa tramite joint venture.

Altre realtà come Tesla, Ford e BMW stanno sfruttando la produzione in Cina per esportare i loro veicoli all’estero, così come intende fare Nissan. In questo modo si ha il vantaggio di costi di produzione più bassi, e di realizzare economie di scala.

Makoto Uchida, presidente ed amministratore delegato di Nissan, ha spiegato inoltre in merito alla collaborazione con le università cinesi: “Ci auguriamo che questa collaborazione ci aiuti ad acquisire una comprensione più profonda del mercato cinese e a sviluppare strategie in grado di soddisfare meglio le esigenze dei clienti in Cina”.

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