Roma, 13/05/2024
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Xpeng e il “bagno di sangue” tra i marchi cinesi delle auto elettriche. La lettera che mette in guardia i dipendenti

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Il finanziatore ed amministratore delegato di Xpeng ha scritto una lettera ai dipendenti dopo le ultime difficoltà della casa. Si profila una battaglia per il predominio tra i marchi cinesi delle auto elettriche

Al di là dei dibattiti sulle auto elettriche, la concorrenza nel settore si sta facendo sempre più accesa. I marchi sono in corsa per un posto al sole e per primeggiare una volta che il mercato da pionieristico diventerà di massa. E allora scopriremo le case costruttrici che diventeranno la pietra angolare della mobilità a batteria.

Il finanziatore di Xpeng mette in guardia sul “bagno di sangue” tra i marchi cinesi delle auto elettriche

He Xiaopeng, il magnate che ha finanziato Xpeng, per capirci una delle realtà cinesi più concorrenziali di Tesla (fondata nel 2014 da due ex dirigenti di GAC Group), in una lettera inviata ai dipendenti dopo la fine del Capodanno lunare ha messo in guardia sul – testuale – “bagno di sangue” rappresentato dalla feroce competizione che sta per entrare nel vivo del mercato elettrico.

Questo in particolare in Cina, dove sappiamo il settore è fiorente da anni e si appresta a conquistare il resto del mondo. Europa e Stati Uniti compresi, nonostante i rischi dazi e barriere all’ingresso innalzate dalle istituzioni UE e USA.

Le ultime difficoltà di Xpeng

Tornando a Xpeng, negli ultimi tempi le cose per il marchio si sono fatte complesse. L’alternativa cinese a Tesla (che ha persino prodotto la sua personale risposta allo Cybertruck) ha subito il contraccolpo di una congiuntura economica che in Cina si è tradotta con una contrazione della domanda. Il Paese del Dragone ha vissuto ultimamente gli effetti di una spirale deflazionistica dovuta alla crisi del settore immobiliare, eccessivamente indebitato. Inoltre ha pesato l’aggressiva pratica commerciale del colosso di Elon Musk riguardante l’abbassamento dei prezzi dei propri modelli.

Nel secondo trimestre del 2023 Xpeng ha quindi incassato un -31% dei ricavi rispetto al medesimo periodo del 2022. Inoltre il margine lordo da 10,9% è passato lo scorso anno a -3,9%. Le vendite sono calate a gennaio 2024 sino a toccare quota 8.250 auto. Nell’ultimo trimestre il valore di modelli immatricolati era pari, mensilmente, a 20.000 unità. E questo calo si è sentito in particolare nel mercato cinese.

La risposta di Xpeng: investimenti nell’intelligenza artificiale e nuove assunzioni

Xiaopeng perciò, che è anche amministratore delegato del marchio, ha comunicato ai dipendenti la volontà dell’azienda di investire 3,5 miliardi di yuan cinesi, vale a dire 486,2 milioni di dollari, in ricerca e sviluppo, in particolare nel settore dell’intelligenza artificiale e della guida autonoma. Una leva importante per cercare di spiccare nell’agguerrito mercato del settore automobilistico. Inoltre Xpeng punta a lanciare 30 nuovi modelli, o di aggiornarne alcuni del lotto. Ed assumere 4.000 nuovi dipendenti.

La lettera di Xiaopeng si conclude con una nota di ottimismo. “XPeng si è impegnata sin dall’inizio in questa competizione spietata, accumulando una notevole esperienza. Il nostro coraggio, la nostra grinta e la nostra perseveranza, ne sono fermamente convinto, ci porteranno alla vittoria”.

L’attivismo di Xpeng si è tradotto inoltre l’anno scorso con l’accordo raggiunto con Volkswagen, che ha acquisito il 5% del marchio cinese per riuscire a penetrare nel mercato asiatico, in particolare in Cina. A riprova di come la competizione si stia sempre di più accendendo. Avvicinandosi ad un potenziale redde rationem dei marchi cinesi specializzati in BEV, come paventato da Xiaopeng.

Immagine di Copertina: Xpeng

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