Roma, 14/05/2024
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PNRR e gli obiettivi di mobilità sostenibile. MaaS, batterie e porti

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Lo stato dell’arte degli obiettivi del PNRR per la transizione sostenibile della mobilità nel Documento di economia e finanza pubblicato ieri dal MEF. E gli stanziamenti del programma di investimenti per accompagnarla sbloccati in questi giorni

Il punto sui risultati delle misure PNRR: pubblicato il DEF 2023

Ieri è stato trasmesso al Parlamento e pubblicato il Documento di economia e finanza 2023 che evidenzia lo stato dell’arte, tra obiettivi e ritardi, del nostro Paese in termini di energia e mobilità sostenibile. L’avanzamento degli obiettivi è contenuto nella relazione presentata dal ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Nel documento sono stati presi in considerazione i risultati delle misure adottate per il raggiungimento degli obiettivi al 2030, con particolare riferimento al PNRR. Per il settore trasporti, gli investimenti relativi alla mobilità sostenibile includono il rinnovo delle flotte di autobus e treni con veicoli a emissioni zero e al potenziamento della rete di infrastruttura di ricarica elettrica.

Al 2026, la maggior parte delle misure PNRR si concentra sulla ciclo-pedonalità e nel trasporto ferroviario, con incrementi in termini di chilometraggio di piste ciclabili e infrastrutture su ferro che si sono però tradotte in un aumento troppo modesto (pari al 5%) della domanda di entrambe le modalità ed una conseguente riduzione della mobilità privata al 5% al 2026. Secondo la relazione, le politiche vigenti non sono sufficienti a garantire livelli adeguati di intermodalità, in assenza di misure ulteriori.

Sul rinnovo delle flotte di mezzi per il trasporto pubblico (TPL e non), le misure convergono nell’entrata in servizio entro il 2026 di circa 3.000 autobus ad emissioni zero e di 150 treni alimentati a idrogeno in sostituzione di quelli alimentati a gasolio, con effetti contenuti in termini di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.

Previste anche 21.35528 nuove infrastrutture di ricarica al 2026. Un numero, secondo il Governo, importante se confrontato con l’attuale offerta infrastrutturale di ricarica (che ha pur registrato un record di aumenti a marzo) e l’attuale numero di auto elettriche in circolazione. Parte dell’infrastrutturazione sarà anche una gestione intelligente di queste risorse. A questo proposito, le misure sinora adottate risultano invece più efficaci in termini di incremento di fonti rinnovabili nel mix di generazione elettrica (oltre che fotovoltaica ed eolica).

Per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNIEC, che identifica le azioni e le politiche necessarie a realizzare i target contenuti nel Green Deal europeo, sarà necessario incrementare le misure adottate sinora, soprattutto nel settore dei trasporti, “lungo un sentiero di innovazione e investimento all’insegna della transizione ecologica e digitale e dello sviluppo delle infrastrutture per la trasmissione dell’energia pulita e la mobilità sostenibile”, nelle parole del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. Secondo le previsioni, il nostro Paese valicherà 269,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente nel 2030.

Le risorse PNRR per la mobilità sbloccate in questi giorni

Per il primo semestre del 2023, si preannunciano 6 milestone da raggiungere, seguiti da altri 9 nel secondo semestre dell’anno. In particolare, nella prima parte dell’anno gli obiettivi del PNRR includono il monitoraggio della produzione di idrogeno e la sua applicazione in settori hard-to-abate, così come lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica, con a breve i risultati delle gare di appalto per la costruzione di 2500 stazioni di ricarica in autostrada e 4000 in zone urbane.

MaaS: 16 milioni per digitalizzare i servizi di Province e Regioni

Pubblicato l’avviso pubblico da 16 milioni di euro per sperimentare servizi di Maas, ovvero di Mobility as a Service che rappresenta un utilizzo intermodale di mezzi pubblici e privati di diversa natura, in modo innovativo e tramite soluzioni digitali che permettano la pianificazione e il saldo degli spostamenti. Le risorse sono stanziate dal PNRR (misura 1.4.6.) in seguito ad analoghe sperimentazioni in varie città italiane dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in coordinamento con il MIT per rendere “più efficiente, sostenibile, inclusiva e digitale la mobilità nei territori”. Proposte fino al 31 maggio 2023 (per attività da concludersi entro il 30 giugno 2026).

Le risorse estendono quindi la sperimentazione alle Regioni e alle Province Autonome con l’obiettivo di testare soluzioni e servizi di mobilità innovativa in questi territori ed incentivare lo sviluppo di una gestione intelligente dei trasporti, tramite la condivisione di informazioni e la creazione di servizi su misura. “Grazie alle tecnologie digitali guardiamo a un nuovo concetto di mobilità per semplificare gli spostamenti, migliorare la viabilità, offrire strumenti sempre più efficienti che aumentano la qualità della vita dei cittadini e stimolano la nascita di nuovi servizi, a beneficio dell’intera collettività e dell’ambiente” ha dichiarato Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica.

Semiconduttori: 20 milioni per progetti di microelettronica innovativi

Il MIMIT ha assegnato 20 milioni di euro al cofinanziamento dei progetti delle imprese italiane selezionate dal bando transnazionale Key Digital Technologies Joint Undertaking che sostiene la produzione e l’innovazione nel settore dei componenti elettronici e dei semiconduttori e la loro integrazione in sistemi intelligenti.

I fondi si rivolgono a imprese di qualsiasi dimensione impegnate in attività industriale, commerciali, di trasporto, artigiane, agro-industriali, ed alle università e ai centri di ricerca, che dovranno inoltrare la propria proposta preliminare di progetto nei due bandi (europeo e nazionale) entro il 3 maggio 2023.

Sempre di questi giorni è la visita del ministro Giorgetti al sito di STMicroelectronics a Catania, uno dei leader nel settore della microelettronica (con la sua ricerca nel carburo di silicio) ed un’eccellenza della filiera della mobilità elettrica italiana “che rappresenta il primo esempio del Pnrr in atto, utilizzato in modo intelligente e produttivo”, ha commentato il ministro.“Siamo nella calma dell’occhio del ciclone, un caso di eccellenza che può fare da traino per altri”, ha proseguito, “In STMicroelectronics abbiamo avuto la presenza discreta ma vigile dello Stato che ha contributo allo sviluppo con il giusto sistema di incentivi”.

L’elettrificazione dei porti

La trasformazione sostenibile dei porti, citata tra gli obiettivi prioritari del MIT, è stata sostenuta da una quota di investimenti complessiva pari a 9,2 miliardi di euro tra PNRR, Piano Nazionale Complementare ed altre risorse nazionali.

All’interno dello stesso quadro di investimenti si inserisce il recente annuncio di 24 milioni di euro per il finanziamento di due progetti per i porti di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, e di Termoli, in provincia di Campobasso, stanziati dal Consiglio e dal MIT. Le risorse, assegnate alle Autorità di sistema portuale del Tirreno meridionale e Jonio e del Mar Adriatico meridionale hanno l’obiettivo di rendere “green e sostenibili gli scali, consentendo un notevole abbattimento delle emissioni di Co2”.

L’elettrificazione delle banchine ha un ruolo fondamentale per dare slancio alla mobilità a basse emissioni del trasporto marittimo e non solo: i progetti di infrastrutturazione di ricarica possono anche garantire una intermodalità del trasporto elettrico e creare circoli virtuosi di autonomia energetica.

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