Roma, 29/03/2024
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La rivoluzione dell’elettrico incontra le navi: prospettive e progetti

11boat sailing

Sempre più settori della mobilità stanno adottando soluzioni elettriche per affrontare la transizione ecologica. Uno dei più inattesi potrebbe essere quello delle navi, che invece negli ultimi anni ha fatto passi da gigante.

L’elettrico è ormai diventato uno dei migliori strumenti per la transizione ecologica di tutti i settori della mobilità. Anche per quello nautico: lo si vede dai grandi successi degli ultimi tempi. Quello di rendere le navi sempre meno impattanti sul pianeta è uno degli obiettivi principali del programma zero-emissioni: d’altronde, ad oggi il trasporto su acqua causa più del 3% delle emissioni globali di CO2, e il quadro senza far nulla può solo peggiorare.

Le proposte nel mondo per elettrificare le navi

Tra le idee più innovative che sono state suggerite finora dai cantieri navali c’è sicuramente la Yara Birkeland, che ha stupito tutti non soltanto per la sua alimentazione elettrica, ma anche per la peculiarità della guida totalmente autonoma. Un grande traguardo per il settore, soprattutto per un mezzo che è identico per capacità e aspetto a qualsiasi altre nave cargo, ma che non è l’unico.

Ad esempio, sempre in Norvegia, Basto Fosen ha presentato nel 2021 il traghetto elettrico passeggeri e veicoli più grande al mondo: ne può trasportare rispettivamente 600 e 200 lungo il suo percorso di 10 km.

In Cina, invece, possiamo già trovare alcune delle più grandi imbarcazioni elettriche. Tra queste una lunga 230 piedi che trasporta carbone da consegnare alle centrali elettriche. Ma anche una nave da crociera, che permette a 1300 passeggeri a viaggio di visitare il fiume Yangtze. Si guarderà anche in Italia a simili sviluppi nel settore crocieristico e di trasporto passeggeri, estremamente inquinante, dopo l’accordo tra Enel Group e Costa Crociere.

Altra proposte interessanti riguardano la conversione di navi a diesel o la creazione di mezzi ibridi.

Innovazioni e limiti delle imbarcazioni elettriche

La più grande novità legata al trasporto elettrificato su acqua è sicuramente legata alle inferiori emissioni nocive per l’atmosfera. Ma c’è anche un fattore economico molto interessante, ovvero che è stato constatato che l’adozione dell’elettrico può ridurre fino all’80% i costi del carburante.

Ciò non vuol dire che non ci siano dei limiti. Uno tra tutti è il viaggio in oceano, che con la tecnologia attuale non è fattibile. Così come il fattore infrastruttura: al momento non si trovano in tutti i porti le stazioni di ricarica necessarie. In tal senso si è mossa di recente Maersk, che ha creato una tecnologia di ricarica offshore che usa l’eolico in mare.

Per questo motivo al momento, per quanto il mercato delle navi elettriche sia attivo e in crescita – i ricercatori pensano che il 40% delle spedizioni di container possa essere elettrificato entro il 2030 – è limitato a tragitti brevi, come quelli di traghetti e di trasporto merci all’interno della stessa area geografica.

Oltre le grandi navi: le barche elettriche

Al di là dei progetti più ampi di trasporto massivo di persone e cose, l’elettrico è entrato anche in ambiti più piccoli. Lo dimostra l’installazione delle colonnine di ricarica per barche elettriche di Enel X Way. Esistono ormai diversi modelli e tipologie di barche elettriche, come quelle di Candela, l’hyperboat di Persico Zagato, o persino il catamarano ibrido MODX 70. Una vera e propria rivoluzione del trasporto su acqua che lascia ben sperare per il futuro della navigazione e, soprattutto, del mare.

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